Lo rivela un nuovo studio pubblicato sul Journal of Dental Research
Avere sia il diabete che la perdita dei denti contribuisce a una funzione cognitiva peggiore e a un declino cognitivo più rapido negli anziani, secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of Dental Research. «La cattiva salute orale, il diabete e il declino cognitivo sono tutti collegati e stiamo iniziando a capire come possono influenzarsi e aggravarsi a vicenda» ha affermato il primo autore Bei Wu del NYU Rory Meyers College of Nursing. «I nostri risultati sottolineano l'importanza delle cure dentistiche e della gestione del diabete negli anziani per ridurre i devastanti costi personali e sociali legati alla malattia di Alzheimer e di altre demenze correlate»
Il diabete è un noto fattore di rischio per il declino cognitivo e la demenza. Si ritiene che molti dei segni distintivi del diabete, ossia glicemia elevata, insulino-resistenza, infiammazione e malattie cardiache correlate, contribuiscano ai cambiamenti che avvengono a livello cerebrale.
Un numero crescente di ricerche ha rivelato una connessione simile tra una cattiva salute orale, in particolare le malattie gengivali e la perdita dei denti, e il deterioramento cognitivo e la demenza.
I principali fattori di rischio per lo sviluppo del GDM includono eccesso ponderale pregravidico, familiarità per il diabete ed età al momento del concepimento
Il glutine, responsabile della celiachia e a lungo ritenuto uno dei fattori coinvolti nel diabete autoimmune, non è la causa scatenante il diabete. I risultati sono pubblicati sulla rivista scientifica Diabetes
Positività 0,97% e 2,8%, ma va confermata. Verso il test nazionale
Nicola Zeni, presidente FID: “Proseguire con l’attuazione della Legge 130/2023 in tutto il Paese. Gli screening salvano vite e sono un prezioso boost per la ricerca”
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
Con il nuovo sensore FreeStyle Libre 2 Plus le persone possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare e prendere decisioni appropriate ora con un’accuratezza migliorata (8,2%) e indicato per l’uso dai 2 anni in su
In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
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