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La cattiva salute orale, il diabete e il declino cognitivo sono collegati

Diabetologia Redazione DottNet | 25/03/2023 16:16

Lo rivela un nuovo studio pubblicato sul Journal of Dental Research

Avere sia il diabete che la perdita dei denti contribuisce a una funzione cognitiva peggiore e a un declino cognitivo più rapido negli anziani, secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of Dental Research.  «La cattiva salute orale, il diabete e il declino cognitivo sono tutti collegati e stiamo iniziando a capire come possono influenzarsi e aggravarsi a vicenda» ha affermato il primo autore Bei Wu del NYU Rory Meyers College of Nursing. «I nostri risultati sottolineano l'importanza delle cure dentistiche e della gestione del diabete negli anziani per ridurre i devastanti costi personali e sociali legati alla malattia di Alzheimer e di altre demenze correlate»

Il diabete è un noto fattore di rischio per il declino cognitivo e la demenza. Si ritiene che molti dei segni distintivi del diabete, ossia glicemia elevata, insulino-resistenza, infiammazione e malattie cardiache correlate, contribuiscano ai cambiamenti che avvengono a livello cerebrale.
Un numero crescente di ricerche ha rivelato una connessione simile tra una cattiva salute orale, in particolare le malattie gengivali e la perdita dei denti, e il deterioramento cognitivo e la demenza. Come il diabete, l'infiammazione gioca un ruolo chiave nelle malattie gengivali e questi processi infiammatori possono contribuire al declino cognitivo.

In aggiunta, gengive doloranti e denti mancanti possono rendere difficile la masticazione, portando a cambiamenti nella dieta che possono causare carenze nutrizionali. Queste, che nel diabete possono essere aggravata dalla ridotta tolleranza al glucosio e dalla sensibilità all'insulina, rappresentano un ulteriore fattore di rischio per il deterioramento cognitivo e la demenza.
Se, presi singolarmente, tanto il diabete quanto la mancanza di denti sono fattori di rischio per la demenza, poche ricerche si sono concentrate sugli effetti della combinazione delle due condizioni sul declino cognitivo. Per colmare questa lacuna, i ricercatori hanno analizzato 12 anni di dati (2006-2018) dello studio longitudinale Health and Retirement Study dell'Università del Michigan per osservare i cambiamenti cognitivi nel corso del tempo.

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L’analisi ha coinvolto quasi 10mila pazienti adulti e anziani raggruppati per età (da 65 a 74 anni, da 75 a 84 anni e oltre 85 anni) dei quali erano disponibili le misurazioni della memoria e della funzione cognitiva, valutate ogni due anni, insieme a informazioni sulla perdita dei denti, sullo stato di diabete e altri fattori sanitari e demografici. I ricercatori si sono particolarmente concentrati sui soggetti che avevano perso tutti i denti e hanno scoperto che i soggetti di età compresa tra 65 e 84 anni con diabete e perdita completa dei denti avevano una funzione cognitiva peggiore rispetto alle loro controparti che non presentavano entrambe le condizioni. Nel corso del tempo sono andati incontro a un declino cognitivo accelerato gli anziani tra 65 e 74 anni con solo diabete e quelli di 65-84 anni senza denti, ma gli adulti di 65-74 anni con diabete e perdita completa dei denti mostravano il tasso più rapido di declino cognitivo.

La relazione tra diabete, perdita dei denti e declino cognitivo non ha dato gli stessi esiti nei soggetti con più di 85 anni, un risultato che secondo gli autori è spiegabile dal fatto che questo gruppo ha un deterioramento cognitivo complessivamente maggiore, potenzialmente più sano (dato che le persone in cattiva salute possono avere meno probabilità di sopravvivere oltre gli 80 anni) o ha forse una maggiore esperienza nella gestione del proprio diabete.

Per gli anziani con problemi di salute orale e diabete, i ricercatori sottolineano l'importanza di visite odontoiatriche regolari, aderenza al trattamento del diabete e cura di sé per controllare i livelli di zucchero nel sangue, oltre a sottoporsi a screening cognitivi nelle strutture di assistenza primaria.
«L'accesso alle cure dentistiche per gli anziani, in particolare quelli con diabete, è fondamentale, e gli operatori sanitari dovrebbero educare i propri pazienti sulla connessione tra salute orale e capacità cognitive» hanno concluso.

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