Tra questi 472 vedranno un calo della propria disponibilità a partire dai prossimi giorni o dal 2024
Sono circa tremila i farmaci attualmente carenti in Italia e in previsione se ne aggiungono altri 472 che lo diventeranno a partire dai prossimi giorni e nel 2024. Sono questi i dati presentati dall'Agenzia italiana del farmaco in un report aggiornato all'11 aprile 2023 e pubblicati sul sito ufficiale Aifa. Un problema che fin dall'inizio dell'anno ha fatto scattare un allarme legato alla poca disponibilità di farmaci comuni come gli antibiotici e gli antipiretici, ma anche di quelli fondamentali per terapie specifiche come quelle antitumorali.
La carenza dei farmaci
Nell'elenco pubblicato dall'Aifa sul proprio sito, i farmaci carenti all'11 aprile 2023 sono in totale 3.429, tra questi 472 vedranno un calo della propria disponibilità a partire dai prossimi giorni o dal 2024. I dati dell'Agenzia italiana del farmaco, infatti, specificano la data di inizio e presunta fine della carenza di un medicinale, ma anche la motivazione della carenza stessa. Oltre il 50% sono farmaci per cui è stata sospesa o cessata definitivamente o temporaneamente la commercializzazione, seguono poi i problemi produttivi, l'elevata richiesta, i provvedimenti di carattere regolatorio e la carenza per motivi di carattere commerciale.
Cosa fare quando un farmaco è carente
Nel caso in cui un farmaco risulti carente l'Aifa consiglia di rivolgersi allo specialista o al medico di medicina generale per essere indirizzati su un medicinale equivalente (secondo i dati circa il 77% dei farmaci carenti possono essere sostituiti da un equivalente) o in caso di "situazioni specifiche e motivate, in cui il medico specialista o il medico di medicina generale ritengano, comunque, necessaria l’importazione del medicinale carente, è possibile attivare la procedura di importazione", si legge sul sito dell'Aifa. In episodi particolari e specifici, quindi, è proprio l'importazione del medicinale a rappresentare un'alternativa in caso di farmaco carente, in questo caso però non potranno essere dispensati dalle farmacie convenzionali, ma esclusivamente dall'Asl o dalle strutture competenti per territorio.
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