Lo hanno stabilito i giudici della Corte d’appello di Roma (quarta sezione civile) confermando il giudizio già espresso dal tribunale in primo grado
La New Esquilino spa, società riconducibile al gruppo Pulcini, è stata condannata a pagare un conto di oltre 41 milioni di euro all’Enpam, l'Ente previdenziale di medici e odontoiatri. A stabilirlo sono stati i giudici della Corte d’appello di Roma (quarta sezione civile) confermando il giudizio già espresso dal tribunale in primo grado. Il caso, ripercorso nella sentenza 3179/2023 pubblicata il 4 maggio 2023, si riferisce alla nuova sede dell’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri. Il contratto di vendita di cosa futura prevedeva che i costruttori romani consegnassero i piani fuori terra dell’edificio nel febbraio 2011, ma l’Enpam era riuscito a trasferirvi i propri uffici solo nel novembre 2013.
La società aveva tentato di giustificare i ritardi con gli scavi archeologici avvenuti nei sotterranei e aveva anzi chiesto all’Enpam di pagare delle somme per presunti lavori chiesti in più. Giustificazioni e richieste respinte dalla magistratura: "Nessuna eccezionalità quindi e nessuna imprevedibilità si possono rinvenire nelle scoperte archeologiche", si legge nella sentenza a proposito dell’area di Piazza Vittorio Emanuele II a Roma, dove l’esistenza di reperti era nota già da decenni prima.
"I giudici hanno confermato la linearità del nostro operato – commenta il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti –. I nostri legali cercheranno di recuperare ogni euro di quanto previsto dalle sentenze. Resta la soddisfazione di aver contribuito a portare alla luce resti archeologici la cui importanza è stata notata in tutto il mondo e di averli resi fruibili nel Museo Ninfeo, che è aperto al pubblico tutti i finesettimana". Fondazione Enpam ha ottenuto il diritto a ricevere 33,4 milioni di euro di penali per la ritardata consegna dell’immobile, oltre a circa 8 milioni di euro per interessi e rivalutazione monetaria e 166mila euro per le spese legali accumulate nei due gradi di giudizio. L’ente dei medici e dei dentisti è stato seguito e difeso dagli avvocati Fiorenza Resta, Maurizio Vasciminni e Gerardo Mascolo dello studio legale Pavia Ansaldo.
L’Inps, con la circolare n. 57 dell’11 marzo 2025, fornisce delle indicazioni proprio in merito al riconoscimento della tutela previdenziale della malattia ai lavoratori titolari di un trattamento pensionistico che avviano un nuovo rapporto di lavoro
Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.
A partire dal 2027 la Ragioneria reputa possibile un aumento di tre mesi dei requisiti necessari per il pensionamento, sia di vecchiaia sia anticipato
Nel 2027-2028 i requisiti per la pensione dovrebbero aumentare di tre mesi: l’età richiesta per la pensione di vecchiaia passerebbe a 67 anni e 3 mesi
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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