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Col lockdown si è ridotta la capacità di percepire il tempo

Infettivologia Redazione DottNet | 01/06/2023 16:39

Eventi si ricordano meno, come fossero più remoti

Con il lockdown si è ridotta la capacità di percepire il tempo: è quanto sostengono Daria Pawlak e Arash Sahraie della University of Aberdeen, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Plos One. Ricordare quando si sono verificati gli eventi passati diventa più difficile con il passare del tempo. Ricerche precedenti hanno suggerito che la pandemia ha alterato la percezione del tempo. Inoltre, ci sono state segnalazioni cliniche secondo cui i pazienti sembrano meno capaci di riferire una cronologia accurata delle proprie condizioni mediche.

Per studiare l'impatto della pandemia sulla percezione del tempo i ricercatori hanno condotto un sondaggio coinvolgendo 277 persone cui hanno chiesto di indicare l'anno in cui si sono verificati alcuni eventi recenti di rilievo, come ad esempio la data di conclusione della Brexit o l'ingresso di Meghan Markle nella famiglia reale britannica. I partecipanti hanno anche completato valutazioni standard su livelli di noia, depressione e resilienza e altri aspetti della salute mentale.

Come atteso, più remoto era l'evento, peggiore il ricordo che se ne aveva. Tuttavia, la percezione degli eventi verificatisi nel 2021, un anno prima del sondaggio, è stata altrettanto imprecisa di quella degli eventi avvenuti tre o quattro anni prima. In altre parole, molti partecipanti hanno avuto difficoltà a ricordare eventi che coincidevano con il lockdown.

Inoltre, i partecipanti che hanno commesso un maggior numero di errori nella tempistica degli eventi erano anche più propensi a mostrare livelli maggiori di depressione e ansia. Questi risultati sono simili a quelli che si ottengono con i detenuti. Gli autori suggeriscono che un ricordo accurato della tempistica degli eventi richiede un "ancoraggio" agli eventi della vita, come le feste di compleanno e le vacanze, eventi che sono mancati durante i lockdown.

"Il nostro studio - scrivono gli autori - evidenzia un'alterazione del paesaggio temporale durante la pandemia. Le limitazioni imposte durante la pandemia hanno impoverito il nostro paesaggio temporale, influenzando la percezione del tempo degli eventi. Possiamo ricordare che sono accaduti, ma non ricordiamo quando".

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