Con la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 35 nella seduta del 28 aprile 2023, è stata reintrodotta la possibilità di partecipare anche per i medici e i dentisti con più di 40 anni, e non più soltanto per gli iscritti più giovani
Con il costo dei mutui in forte impennata, riprende appeal la proposta della Fondazione Enpam in questo settore. Fino allo scorso anno, infatti, l’opportunità di richiedere all’Ente un mutuo ipotecario era stata ristretta ai soli medici infraquarantenni, dal momento che i loro colleghi più anziani avevano la possibilità di spuntare sul mercato libero prezzi più vantaggiosi. Al contrario, i medici giovani in banca si scontravano con il problema delle garanzie: contratti temporanei o sottopagati non venivano giudicati sufficienti per aprire un mutuo, mentre l’Enpam proponeva requisiti più accessibili.
Nel nuovo bando Enpam, approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 35 nella seduta del 28 aprile 2023, è stata invece reintrodotta la possibilità di partecipare anche per i medici e i dentisti con più di 40 anni, e non più soltanto per gli iscritti più giovani.
L’Enpam ha stanziato per i nuovi mutui 40 milioni di euro, suddivisi in 3 distinte casistiche:
L’erogazione ha come limite l’80 per cento del valore dell’immobile, con un massimo di 300mila euro per l’acquisto della casa e dello studio, e di 150mila per la ristrutturazione e l’ampliamento.
Per quanto riguarda il tasso di interesse applicato, esso è pari al tasso di riferimento stabilito dalla Banca centrale europea (attualmente pari al 3,75%), maggiorato di 1,95 punti percentuali. Quindi il tasso fisso annuo dei mutui erogati dall’Enpam è pari attualmente al 5,70%, ma farà fede il tasso della Bce al momento della stipula dell’atto notarile. Con l’istituto della surroga, l’iscritto, durante la vita residua del mutuo, potrà comunque sempre trasferirlo presso la banca che gli praticherà condizioni migliori (come potrebbe accadere fra qualche mese, con la possibile fine delle tensioni internazionali).
I mutui Enpam, dato che, per imposizione delle autorità vigilanti, restano sempre lievemente più costosi dei prodotti di mercato, sono stati pensati soprattutto per gli iscritti che restano esclusi dal circuito bancario. Occorre comunque sempre essere in possesso di un reddito che garantisca l’Enpam dal rischio di insolvenza del debitore. Il requisito per poter presentare la domanda è il possesso di un reddito lordo annuo medio degli ultimi tre anni non inferiore a € 34.149,70. Questa soglia scende a 20.000 euro per gli infraquarantenni titolari di partita Iva che aderiscono al regime fiscale forfettario; gli specializzandi e i corsisti della medicina generale debbono solo documentare il reddito del contratto o della borsa di studio. Altri requisiti sono: non avere altri finanziamenti Enpam in corso, compresa la rateizzazione dei contributi non versati, ed avere almeno 1 anno di iscrizione e contribuzione all’Enpam, oltre ad essere in regola con gli adempimenti in materia di iscrizione e contribuzione.
La domanda va presentata dall’Area Riservata del sito www.enpam.it , a partire dal 31 maggio scorso e fino alle ore 12 dell’11 settembre 2023, o comunque fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Le domande saranno accolte, per ciascuna delle tre tipologie, secondo l’ordine cronologico di presentazione, ed i relativi contratti saranno stipulati entro la pubblicazione del bando 2024, e cioè quindi verosimilmente entro maggio 2024.
Sono ormai abbastanza numerosi, anche fra i medici e gli odontoiatri, i casi in cui, al momento della morte del professionista, il diritto alla pensione a superstiti venga attribuito ad un suo nipote, anche in presenza di genitori viventi.
A partire dal 2027 la Ragioneria reputa possibile un aumento di tre mesi dei requisiti necessari per il pensionamento, sia di vecchiaia sia anticipato
Nel 2027-2028 i requisiti per la pensione dovrebbero aumentare di tre mesi: l’età richiesta per la pensione di vecchiaia passerebbe a 67 anni e 3 mesi
Per i periodi lavorati fino al 31 dicembre 1995 si deve calcolare il 2,5 % per anno d’anzianità contributiva anche per chi ha compiuto 65-66 anni
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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