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Possibile legame tra gastroprotettori e demenza

Farmaci Redazione DottNet | 09/08/2023 15:59

Lo rivela uno studio coordinato da ricercatori dell'University of Minnesota di Minneapolis e pubblicato su Neurology, rivista dell'American Academy of Neurology

L'assunzione prolungata di inibitori di pompa protonica, una delle più diffuse tipologie di farmaci gastroprotettori, potrebbe aumentare il rischio di sviluppare demenza nel corso del tempo. È quanto suggerisce uno studio coordinato da ricercatori dell'University of Minnesota di Minneapolis e pubblicato su Neurology, rivista dell'American Academy of Neurology. I ricercatori avvertono, comunque, che lo studio non dimostra che questa classe di farmaci causi demenze.    Gli inibitori di pompa protonica sono farmaci molto diffusi.

   "L'uso a lungo termine è stato collegato in studi precedenti a un rischio più elevato di ictus, fratture ossee e malattie renali croniche", ha affermato in una nota una delle autrici dello studio, Kamakshi Lakshminarayan. Nel nuovo studio si è voluto capire se sono collegati anche a un rischio più alto di demenza.   La ricerca ha coinvolto quasi 6mila persone con un età media di 75 anni.
Dopo 5 anni e mezzo, circa il 10% aveva sviluppato una forma di demenza. Tra quanti avevano assunto i farmaci gastroprotettori per più di 4,4 anni, il rischio di problemi cognitivi era più alto di circa il 30% rispetto alle persone che non avevano mai preso i medicinali. Il fenomeno non è stato osservato in chi aveva assunto gli inibitori di pompa per brevi periodi.   I ricercatori sono molto cauti: la tipologia di studio non permette di dimostrare un rapporto di causa-effetto tra l'assunzione di inibitori di pompa protonica e demenza. Inoltre, i numeri sono molto piccoli e tra quanti avevano assunto i farmaci per lunghi periodi solo 58 si sono ammalati. "Servono ulteriori ricerche per confermare i nostri risultati ed esplorare le ragioni del possibile legame tra l'uso a lungo termine di inibitori di pompa protonica e un più alto rischio di demenza", ha affermato Lakshminarayan.

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