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Medici commissioni verifica Inps: al via l'inserimento nel fondo specialisti esterni Enpam, cosa cambia

Previdenza Redazione DottNet | 18/10/2023 18:55

L’immissione di questi nuovi professionisti costituisce un’ulteriore boccata di ossigeno per la Gestione Specialisti esterni dell’Enpam, da molti anni interessata da risultanze negative di bilancio

Come contestualmente accaduto per i medici fiscali, anche i medici che si occupano delle commissioni di invalidità Inps e delle attività medico-legali in materia previdenziale e assistenziale sono transitati sotto la tutela previdenziale dell’Enpam. Il passaggio alla Gestione degli specialisti esterni del Fondo della medicina convenzionata e accreditata è stato definitivamente sancito il 19 settembre scorso dai Ministeri vigilanti, che a loro volta hanno dato via libera alla misura stabilita dal Cda della Fondazione con una delibera del settembre 2022.  

Si tratta precisamente della Delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Enpam n. 86 del 27 ottobre 2022, concernente la Tutela previdenziale dei medici chiamati a presidiare le funzioni relative all’invalidità civile e le attività medico-legali in materia previdenziale e assistenziale. Versamento della contribuzione al Fondo della medicina convenzionata e accreditata.

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Il perimetro normativo della categoria interessata è delimitato dall’art. 20 del decreto legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, che ha stabilito, a decorrere dal 1° gennaio 2010, la competenza dell’Inps ai fini dell’accertamento definitivo dei requisiti sanitari di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità.

L’immissione di questi nuovi professionisti costituisce un’ulteriore boccata di ossigeno per la Gestione Specialisti esterni dell’Enpam, da molti anni interessata da risultanze negative di bilancio, che va ad aggiungersi a quelle costituite dall’incremento dal 2 al 6% dei contributi degli specialisti collaboratori delle società di capitale e dall’aumento (dal 12 e dal 22%) sino al 26% dell’aliquota per i residui specialisti ancora accreditati ad personam. Il 26% sarà l’aliquota contributiva che verrà applicata anche ai nuovi iscritti collaboratori dell’Inps, con una partecipazione alla spesa esattamente paritaria, il 13% a carico dell’Inps ed il 13% a carico del professionista. Va peraltro ricordato che questa Gestione (con la Quota A) è l’unica con il calcolo delle prestazioni totalmente contributivo, garanzia, questa, di contenimento delle spese e di equilibrio a media e lunga scadenza.

Con queste prospettive, la Fondazione punta a riportare stabilmente in attivo la gestione, con l’obiettivo di certificare il dato positivo già con il prossimo bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2023. I medici delle commissioni di invalidità e i medici legali avranno progressivamente tutte le prestazioni assicurate dalla gestione Enpam, secondo modalità che verranno via via rese note.

Dall’Accordo Collettivo Nazionale si legge che i contributi all’Enpam sono calcolati su tutti i compensi, ad esclusione dei rimborsi spese. Gli specialisti collaboratori Inps hanno anche una facoltà preclusa agli altri iscritti alla gestione: quella di accedere al cosiddetto contributo con aliquota modulare, istituto che consente di incrementare l’aliquota contributiva a carico del medico fino ad un massimo di cinque punti. Ed anch’essi, come i medici fiscali, ma a differenza degli altri specialisti esterni, vedono il versamento a carico dell’Inps di un contributo aggiuntivo dello 0,72%, per la copertura degli eventi di malattia, infortunio, gravidanza e conseguenze economiche di lungo periodo. Verosimilmente verranno stipulate, analogamente ai medici di famiglia, polizze assicurative per la tutela dei primi 30 giorni di malattia, una novità assoluta per questa gestione.

Sul versante delle prestazioni, dovrebbe applicarsi in toto la disciplina attualmente in vigore per gli specialisti esterni: pensione di anzianità a 62 anni di età e 35 di contributi e vecchiaia a 68 anni. Per il raggiungimento del requisito contributivo entreranno certamente in gioco i periodi non coincidenti presenti presso le altre gestioni dell’Ente, cui gli interessati sono stati e probabilmente continueranno ad essere iscritti.

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