"Manomesso il calcolo e il valore dei riscatti versati. Si erodono il capitale e i risparmi maturati da parte dei contribuenti"
La COSMED (Confederazione dei medici e dirigenti) denuncia il colpo di mano del Governo che nella manovra economica per il 2024, stando alla bozza in circolazione, taglia di fatto le future pensioni dei dipendenti della sanità (clicca qui per scaricare le tabelle con il calcolo dei tagli) e degli enti locali. Infatti all’articolo 34 ripropone un provvedimento già annunciato e poi ritirato nella legge di bilancio dello scorso anno: il taglio dei rendimenti della parte retributiva delle pensioni, in particolare dei dipendenti della sanità (CPS) e degli Enti locali (CPDL). "Le pensioni – è la contestazione del Segretario Generale COSMED, Giorgio Cavallero - non sono un regalo per i dipendenti in generale e per i dipendenti pubblici: tutti i contributi sia di parte datoriale che a carico dei dipendenti vengono da sempre sottratti dalle risorse contrattuali. In particolare gli aumenti contrattuali vengono decurtati del 37% per alimentare gli accantonamenti previdenziali, e inoltre il 33% delle retribuzioni viene destinato per la pensione futura. Semmai sono gli evasori che beneficiano di pensioni non sostenute dalla contribuzione".
"Tagliare i rendimenti – prosegue Cavallero - significa manomettere le regole e in particolare non rispettare le condizioni di rendimento previste per coloro che hanno riscattato i periodi di studio sulla base di una tabella di rendimento che adesso non si vuole più rispettare.
"Non è chiaro se il taglio della quota retributiva proporzionale alla differenza tra i coefficienti di trasformazione previsti per la pensione di vecchiaia e quelli dell’età del pensionato nonché l’allungamento delle finestre riguarda solo i pensionandi con quota 100 e quote successive o la generalità delle pensioni anticipate. Vengono tagliate in modo feroce oltre la misura della precedente legge di bilancio anche le rivalutazioni delle pensioni al tasso di inflazione sopra 4 volte al minimo, in deroga alla legge vigente con rivalutazione al 22% delle pensioni oltre 10 volte il minimo lordo". "Invitiamo tutte le forze sindacali – conclude Cavallero - a una mobilitazione unitaria per sventare questa ennesima discriminazione dei dipendenti pubblici".
"Il reimpiego del lavoratore in un momento successivo alla liquidazione di un trattamento pensionistico non determina il venir meno dello status di “vecchio iscritto” originariamente acquisito"
Tra i premiati presenti i rappresentanti della sanità nazionale e internazionale, professionisti del settore, giornalisti, operatori sanitari, direttori generali e associazioni di categorie
Nel nuovo regolamento le tariffe orarie e le garanzie sui requisiti
Oliveti: "Questi numeri rendono merito al lavoro fatto per mantenere in sicurezza le pensioni di medici e odontoiatri"
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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