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Studio australiano: i farmaci per il trattamento delle infezioni comuni nei bambini sono sempre meno efficaci

Farmaci Redazione DottNet | 01/11/2023 16:38

La ricerca ha rilevato che molti antibiotici raccomandati dall'Organizzazione mondiale della sanità hanno un'efficacia inferiore al 50% nel trattamento delle infezioni infantili come polmonite, sepsi, ovvero infezioni del flusso sanguigno, e meningit

La ricerca ha rilevato che molti antibiotici raccomandati dall'Organizzazione mondiale della sanità hanno un'efficacia inferiore al 50% nel trattamento delle infezioni infantili come polmonite, sepsi, ovvero infezioni del flusso sanguigno, e meningite

A causa degli alti tassi di resistenza agli antibiotici, i farmaci per il trattamento delle infezioni comuni nei bambini e nei neonati non sono più efficaci in gran parte del mondo. Lo sostiene uno studio condotto dall'università di Sydney e pubblicato su The Lancet Regional Health Southeast Asia Lo studio ha analizzato 6.648 ceppi batterici isolati, provenienti da 11 Paesi in 86 pubblicazioni, per esaminare la suscettibilità agli antibiotici dei batteri comuni che causano infezioni infantili. La ricerca ha rilevato che molti antibiotici raccomandati dall'Organizzazione mondiale della sanità hanno un'efficacia inferiore al 50% nel trattamento delle infezioni infantili come polmonite, sepsi, ovvero infezioni del flusso sanguigno, e meningite. I risultati mostrano anche che le linee guida globali sull'uso degli antibiotici sono obsolete e necessitano di aggiornamenti.

Le regioni piu' colpite sono quelle del Sud-Est asiatico e del Pacifico, comprese le vicine Indonesia e Filippine, dove ogni anno si registrano migliaia di morti evitabili nei bambini a causa della resistenza agli antibiotici.

L'Oms ha dichiarato che la resistenza antimicrobica è una delle dieci principali minacce globali per la salute pubblica dell'umanita' Inoltre, si stima che ogni anno nel mondo siano tre milioni i casi di sepsi nei neonati, con fino a 570.000 decessi. Molti di questi sono dovuti alla mancanza di antibiotici efficaci per trattare i batteri resistenti. I risultati della ricerca si aggiungono alle prove sempre più evidenti che i batteri comuni, responsabili di sepsi e meningite, nei bambini sono spesso resistenti agli antibiotici prescritti La ricerca ha anche messo in luce l'urgente necessità di aggiornare le linee guida globali sugli antibiotici, per contrastare la rapida evoluzione dei tassi di resistenza antimicrobica. La linea guida più recente dell'Organizzazione Mondiale della Sanità è stata pubblicata nel 2013

Dallo studio è emerso che un antibiotico in particolare, il ceftriaxone, è probabilmente efficace nel trattamento di solo un caso su tre di sepsi o meningite nei neonati. Il ceftriaxone è anche ampiamente utilizzato in Australia per curare molte infezioni nei bambini, come la polmonite e le infezioni del tratto urinario. Un altro antibiotico, la gentamicina, è risultato probabilmente efficace nel trattamento di meno della metà dei casi di sepsi e meningite nei bambini. Questo farmaco, comunemente prescritto insieme alle aminopenicilline, è risultato essere poco efficace nel combattere le infezioni del flusso sanguigno in neonati e bambini

 "La resistenza antimicrobica è più problematica per i bambini che per gli adulti, poiché è meno probabile che i nuovi antibiotici vengano sperimentati e resi disponibili per i bambini", ha spiegato Phoebe Williams, autrice principale dello studio Secondo Williams, la ricerca dovrebbe fungere da campanello d'allarme per tutto il mondo, Australia compresa. "Non siamo immuni da questo problema: il peso della resistenza antimicrobica è alle nostre porte - ha dichiarato -. La resistenza agli antibiotici sta aumentando più rapidamente di quanto ci rendiamo conto e abbiamo urgentemente bisogno di nuove soluzioni per fermare le infezioni invasive multiresistenti ai farmaci, così da evitare l'inutile morte di migliaia di bambini ogni anno"

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