Lo rivela un nuovo studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine che ha coinvolto ricercatori iraniani, britannici e norvegesi
Camminare velocemente riduce il rischio di diabete 2. Lo rivela un nuovo studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine che ha coinvolto ricercatori iraniani, britannici e norvegesi. E quanto più veloce si cammina, tanto minore è il rischio di diabete. Gli scienziati sono riusciti a calcolare che ogni chilometro orario in più percorso si traduce nella riduzione del rischio del 9%. Sappiamo che fare regolarmente una passeggiata è associato a un minor rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, tuttavia non è chiaro quale potrebbe essere la velocità ottimale per scongiurare la malattia, affermano i ricercatori. Capirlo sarebbe molto importante in ottica di prevenzione.
Gli scienziati che hanno svolto una metanalisi hanno analizzato studi sul tema che hanno seguito i volontari per un lungo periodo di tempo e ne hanno selezionati una decina idonei alla ricerca, tutti pubblicati tra il 1999 e il 2022, con periodi di monitoraggio tra i tre e gli 11 anni. In tutto sono stati coinvolti oltre 500 mila adulti provenienti da Stati Uniti, Giappone e Regno Unito.
I ricercatori riconoscono che negli studi ci sono bias significativi per lo più legati ad aggiustamenti non del tutto corretti per fattori potenzialmente influenti e per il modo in cui è stata interpretata la velocità di camminata. Un altro fattore da considerare è la causalità inversa per cui i partecipanti con una maggiore velocità di camminata potrebbero avere maggiori probabilità di essere fisicamente attivi e avere una migliore forma cardiorespiratoria, una maggiore massa muscolare e un migliore stato di salute generale.
I risultati quindi vanno interpretati alla luce di queste limitazioni, avvertono gli stessi ricercatori, tuttavia esistono spiegazioni plausibili sul perché la camminata veloce è protettiva per il diabete.La velocità di camminata è infatti un indicatore importante della salute generale e un indicatore chiave della capacità funzionale: una maggiore velocità di camminata è associata a una migliore forma cardiorespiratoria e forza muscolare, entrambe legate al rischio di diabete; inoltre camminare a ritmo sostenuto fa bene alla perdita di peso, il che aiuta a migliorare la sensibilità all’insulina. Non è la prima volta che il ritmo della camminata risulta legato a importanti benefici per la salute. Un paio di lavori pubblicati nel settembre del 2022 avevano concluso che la velocità di camminata (da 8 a 112 passi al minuto) sembra ancora più cruciale del numero di passi per limitare i rischi di demenza, malattie cardiovascolari, tumori.
«Sebbene le strategie per aumentare il tempo di camminata siano utili - concludono gli autori - non si può tralasciare la velocità di camminata che, indipendentemente dal tempo trascorso a camminare, può essere associata a un minor rischio di diabete 2». Non tutti riescono camminare velocemente ma essere fisicamente attivi porta a importanti benefici per la salute, e questo vale comunque anche per i camminatori lenti. Tuttavia, chi cammina più rapidamente ottiene qualche vantaggio in più.
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