Canali Minisiti ECM

Diabete 2, la camminata veloce riduce i rischi di contrarre la malattia

Diabetologia Redazione DottNet | 06/12/2023 09:07

Lo rivela un nuovo studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine che ha coinvolto ricercatori iraniani, britannici e norvegesi

 Camminare velocemente riduce il rischio di diabete 2. Lo rivela un nuovo studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine che ha coinvolto ricercatori iraniani, britannici e norvegesi. E quanto più veloce si cammina, tanto minore è il rischio di diabete. Gli scienziati sono riusciti a calcolare che ogni chilometro orario in più percorso si traduce nella riduzione del rischio del 9%. Sappiamo che fare regolarmente una passeggiata è associato a un minor rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, tuttavia non è chiaro quale potrebbe essere la velocità ottimale per scongiurare la malattia, affermano i ricercatori. Capirlo sarebbe molto importante in ottica di prevenzione.

Gli scienziati che hanno svolto una metanalisi hanno analizzato studi sul tema che hanno seguito i volontari per un lungo periodo di tempo e ne hanno selezionati una decina idonei alla ricerca, tutti pubblicati tra il 1999 e il 2022, con periodi di monitoraggio tra i tre e gli 11 anni. In tutto sono stati coinvolti oltre 500 mila adulti provenienti da Stati Uniti, Giappone e Regno Unito.

L’analisi dei dati aggregati ha mostrato che camminare a una velocità di 3-5 chilometri all’ora è associato a un rischio inferiore del 15% di andare incontro a diabete di tipo 2 rispetto a camminare a una velocità di meno di 3 chilometri all’ora. Allo stesso modo camminare a un ritmo sostenuto, vale a dire 5-6 chilometri all’ora era associato a un rischio ridotto di circa il 24% rispetto a un passo soft. L’indagine ha evidenziato che camminare velocemente, e comunque a un ritmo superiore ai 6 chilometri orari, è correlato a un rischio ridotto di andare incontro a diabete di tipo 2 di circa il 39% che, tradotto in numeri assoluti significa 2,24 casi di diabete di tipo 2 ogni 100 persone. I risultati suggeriscono che per ogni chilometro orario in più della velocità di camminata è associato a un rischio inferiore del 9% di diabete, con una soglia minima di 4 chilometri orari pari a 87 passi al minuto per gli uomini e 100 passi al minuto per le donne.

I ricercatori riconoscono che negli studi ci sono bias significativi per lo più legati ad aggiustamenti non del tutto corretti per fattori potenzialmente influenti e per il modo in cui è stata interpretata la velocità di camminata. Un altro fattore da considerare è la causalità inversa per cui i partecipanti con una maggiore velocità di camminata potrebbero avere maggiori probabilità di essere fisicamente attivi e avere una migliore forma cardiorespiratoria, una maggiore massa muscolare e un migliore stato di salute generale.

I risultati quindi vanno interpretati alla luce di queste limitazioni, avvertono gli stessi ricercatori, tuttavia esistono spiegazioni plausibili sul perché la camminata veloce è protettiva per il diabete.La velocità di camminata è infatti un indicatore importante della salute generale e un indicatore chiave della capacità funzionale: una maggiore velocità di camminata è associata a una migliore forma cardiorespiratoria e forza muscolare, entrambe legate al rischio di diabete; inoltre camminare a ritmo sostenuto fa bene alla perdita di peso, il che aiuta a migliorare la sensibilità all’insulina. Non è la prima volta che il ritmo della camminata risulta legato a importanti benefici per la salute. Un paio di lavori pubblicati nel settembre del 2022 avevano concluso che la velocità di camminata (da 8 a 112 passi al minuto) sembra ancora più cruciale del numero di passi per limitare i rischi di demenza, malattie cardiovascolari, tumori.

«Sebbene le strategie per aumentare il tempo di camminata siano utili - concludono gli autori - non si può tralasciare la velocità di camminata che, indipendentemente dal tempo trascorso a camminare, può essere associata a un minor rischio di diabete 2». Non tutti riescono camminare velocemente ma essere fisicamente attivi porta a importanti benefici per la salute, e questo vale comunque anche per i camminatori lenti. Tuttavia, chi cammina più rapidamente ottiene qualche vantaggio in più.

Commenti

Rispondi

I Correlati

Ampio studio sul New England. Chiesta a Ema e Fda estensione per uso cardiovascolare

Studio, aumenta la regolazione degli zuccheri a lungo termine

L'impatto stimato con questa nuova categoria di medicinali che passa alle farmacie è di circa 350-400 milioni di euro

Candido: "I dati degli Annali Amd rilevano che solo il 56% delle persone con diabete di tipo 2 raggiunge un valore di emoglobina glicata sotto il 7%, che è il primo grande obiettivo target nel controllo glicemico"

Ti potrebbero interessare

Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto

Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone

Con il nuovo sensore FreeStyle Libre 2 Plus le persone possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare e prendere decisioni appropriate ora con un’accuratezza migliorata (8,2%) e indicato per l’uso dai 2 anni in su

In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete

Ultime News

Più letti