“Durante la prima ondata l’uso off-label dell’idrossiclorochina venne proposto come opzione terapeutica per il Covid, ma studi successivi hanno tuttavia documentato un rapporto rischio-beneficio sfavorevole"
Tutti ricordano l’idrossiclorochina, l’antimalarico utilizzato durante la prima ondata di Covid nonostante l’assenza di prove che documentassero i suoi benefici. La molecola appartiene al gruppo delle aminochinoline che trova impiego, appunto, come farmaco antimalarico e come farmaco antireumatico. Ebbene l'uso dell'idrossiclorochina potrebbe aver ucciso circa 17.000 persone durante la prima fase della pandemia. Lo indicano i risultati di un nuovo studio appena pubblicato su Biomedicine & Pharmacotherapy da un team di ricerca internazionale, che ha stimato il numero di decessi correlati all’impiego dell’idrossiclorochina per la cura del Covid.
“Durante la prima ondata – hanno ricordato gli studiosi – , l’uso off-label dell’idrossiclorochina venne proposto come opzione terapeutica per il Covid, ma studi successivi hanno tuttavia documentato un rapporto rischio-beneficio sfavorevole, incluso lo studio Recovery che ha mostrato un aumento significativo della mortalità cardiaca nonché una tendenza all’aumento del rischio di mortalità per tutte le cause”.
Richieste e raccomandazioni che suscitarono polemiche, perché gran parte della comunità scientifica notò la mancanza di prove circa l’efficacia dell’idrossiclorochina contro il Covid, fino alla pubblicazione dei primi studi controllati e randomizzati, che misero in evidenzia l’aumento dei rischio di gravi effetti collaterali. Le ricadute derivanti dall’uso off-label del idrossiclorochina durante la prima ondata della pandemia sono state calcolate dal team guidato da Jean-Christophe Lega, professore di terapeutica nel sistema ospedaliero di Lione, in Francia. “Il numero di decessi correlati all’idrossiclorochina nei pazienti ospedalizzati con Covid è stimato in 16.990 persone in sei Paesi – scrivono i ricercatori nel loro studio, basando il calcolo sui dati di ospedalizzazione per Covid di Belgio, Francia, Italia, Spagna, Turchia e Stati Uniti, e valutando i diversi tassi di prescrizione di idrossiclorochina e l’aumento del rischio di morte legato al farmaco.
In termini assoluti, il numero di decessi correlati all’idrossiclochina nei Paesi europei è stato di circa 240 in Belgio, 199 in Francia, 1.822 in Italia e 1.895 in Spagna. Oltre 12.700 i morti correlati all’idrossiclorochina negli Stati Uniti e 95 in Turchia. “Quello che dobbiamo tenere a mente è che si tratta di una stima approssimativa, nel senso che riguarda solo alcuni paesi in un breve periodo, e che il numero totale di morti è probabilmente molto più alto – ha sottolineato il professor Lega all’emittente France 3 – . Tuttavia, questi risultati illustrano il rischio dell’uso off-label dei farmaci per la gestione di future pandemie”.
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