dottnet.menu.canale dottnet.menu.minisito dottnet.menu.ecm

Efsa, arsenico inorganico nei cibi, confermati rischi a salute

Nutrizione Redazione DottNet | 18/01/2024 14:19

L'assunzione a lungo termine di arsenico inorganico è stata associata a una serie di effetti nocivi sulla salute, tra cui alcune forme di cancro

 L'esposizione dei consumatori all'arsenico inorganico negli alimenti desta preoccupazioni per la salute. È quanto emerge dall'ultima valutazione del rischio condotta dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) su questo contaminante. I riscontri confermano l'esito della precedente valutazione, effettuata nel 2009, circa i rischi legati alla presenza di arsenico inorganico negli alimenti. L'Efsa era stata incaricata dalla Commissione europea di aggiornare la sua valutazione per tenere conto di nuovi studi emersi sugli effetti tossici del contaminante. In genere, sono i cibi, tra cui il riso e i cereali, la principale fonte di esposizione per la popolazione europea.

Anche l'acqua potabile contribuisce all'esposizione, sebbene i livelli in Europa siano generalmente bassi.

L'assunzione a lungo termine di arsenico inorganico è stata associata a una serie di effetti nocivi sulla salute, tra cui alcune forme di cancro. Per la sua valutazione, come effetto nocivo più rilevante, l'Efsa ha considerato l'aumento dell'incidenza di tumori della pelle associati a esposizione all'arsenico inorganico. Gli esperti hanno concluso che garantire una protezione contro il cancro della pelle proteggerà anche da altri effetti potenzialmente dannosi.

pubblicità

Nel redigere il suo parere, l'Autorità europea ha consultato i portatori di interesse esterni, prendendo in considerazione le numerose osservazioni pervenute. L'Efsa sta anche valutando i potenziali rischi legati all'esposizione all'arsenico organico negli alimenti. Una volta completata questa valutazione del rischio, verranno esaminati i possibili rischi derivanti dall'esposizione congiunta sia all'arsenico organico che a quello inorganico presenti negli alimenti.

dottnet.title.comments

dottnet.article.related

Analisi, il problema è mangiare troppo, specie cibo industriale

"Non si gioca con la salute delle persone, e non si può trasformare un'area di servizio in una vetrina per cibo dannoso. La prevenzione passa anche da qui: dalla responsabilità di chi comunica"

Documento per ridurre contagi da batteri pericolosi nei fragili

Report Aletheia, eccesso cibi ultra-formulati. Partire da scuole

dottnet.article.interested

La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight

I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D

Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid

La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno

dottnet.article.latest

dottnet.pagina.piuletti