Il singolo professionista potrà chiedere di limitare il pagamento di questo 4% in modo che l’importo non superi un decimo del compenso ricevuto dalla struttura
Il Consiglio di amministrazione dell’Enpam ha risolto la questione degli Specialisti esterni mettendo un tetto ai loro contributi previdenziali. Il provvedimento, che per diventare operativo ha bisogno del via libera dei ministeri vigilanti, riguarda i medici e gli odontoiatri che esercitano in strutture convenzionate con il Servizio sanitario nazionale. Questi professionisti beneficiano da tempo di un contributo previdenziale del 2% calcolato sul fatturato del proprio committente. Da quest’anno gli stessi sanitari devono aggiungere un ulteriore contributo del 4%, sempre calcolato sul fatturato delle strutture committenti, ma a carico dei singoli professionisti.
Tuttavia, in alcune situazioni particolari oppure nel caso di medici sottopagati, è emerso il problema che il 4% calcolato su quanto la struttura fattura al Ssn possa rappresentare un importo troppo elevato rispetto al compenso che la struttura stessa riconosce al medico.
L’introduzione del contributo del 4% si è resa necessaria per ristabilire l’equilibrio previdenziale della gestione degli Specialisti esterni, come richiesto dai ministeri vigilanti e dalla Corte dei conti. Nel caso dei medici in attività, questa contribuzione aggiuntiva farà maturare una pensione futura più alta. In modo analogo, nel caso di medici che svolgono attività specialistica esterna dopo il pensionamento, questi contributi danno diritto a un supplemento di pensione che l’Enpam liquiderà periodicamente in automatico, cioè senza bisogno di richiesta.
Lo dice l’Inps nel messaggio n. 1431 del 7 maggio 2025, mediante il quale l’Istituto modifica parzialmente le indicazioni contenute nella Circolare dell’Inpdap n. 11/2006
Le rate, da restituirsi in 48 o 60 mesi, si possono cominciare a pagare anche non prima di un anno dalla concessione del prestito
Il prossimo appuntamento elettorale Enpam, è quello di giovedì 29 maggio 2025, quando tutti gli iscritti sono chiamati per votare i 70 rappresentanti dell’Assemblea nazionale
“Crescono anche gli iscritti che, considerate entrambe le gestioni, principale e separata, passano dai 46.339 del 2023 ai 50.883 del 2024 e il loro reddito professionale medio"
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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