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Pensioni, nel 2025 quota 41 per tutti: il Governo studia incentivi per far rimanere i medici al lavoro

Previdenza Redazione DottNet | 07/05/2024 17:59

Durigon: "Interverremo ancora sull’indicizzazione degli assegni: non è giusto dare la stessa inflazione a tutti, meglio sostenere le pensioni basse"

Il 2025 potrebbe essere l’anno del debutto della Quota 41 per tutti, con il ricalcolo contributivo. Il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, fornisce alcune anticipazioni sugli obiettivi del Governo in materia di pensioni in vista della prossima Legge di Bilancio. I condizionali sono d’obbligo, visto che mancano parecchi mesi all’autunno, periodo  in cui viene predisposta la Manovra. Ma gli obiettivi sono tracciati: vediamoli in dettaglio.

L’attuale Quota 103, lo ricordiamo, prevede già i 41 anni di contributi ma bisogna anche avere almeno 62 anni. In pratica, il Governo intende eliminare il requisito anagrafico, mantenendo però il ricalcolo interamente della pensione già attualmente previsto. «Speriamo poi di prorogare Opzione Donna e APE Sociale», aggiunge il Viceministro, mentre l’obiettivo per la Quota 103 è di sostituirla con la Quota 41. Infine, «studiamo incentivi per rimanere al lavoro, in alcune professioni come quelle mediche. E interverremo ancora sull’indicizzazione degli assegni: non è giusto dare la stessa inflazione a tutti, meglio sostenere le pensioni basse».

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Le novità INPS in arrivo

Durigon ha rilasciato queste dichiarazioni nel corso di un evento sulla previdenza organizzato da Affari&Finanza a Milano, durante il quale il neo presidente INPS, Gabriele Fava, ha invece parlato del futuro tecnologico dell’Istituto previdenziale. L’obiettivo primario è la semplificazione, garantendo «velocità nell’ottenere servizi con dati certi». «Come i cittadini usano le app delle banche, così i cittadini devono poter accedere immediatamente alla loro situazione pensionistica e in un secondo momento avere simulazioni della loro proiezione pensionistica».

La app INPS esiste da anni e offre già diversi servizi: prenotazione appuntamenti, estratto conto contributivo, simulazione pensione e DURC Online solo per citarne alcuni. Ma allo studio ci sono implementazioni con utilizzo delle nuove tecnologie. Anche il portale è destinato a cambiare di conseguenza, sempre nell’ottica di: portare l’Istituto vicino a tutti, semplificando le procedure.

«Gli algoritmi dell’intelligenza artificiale ci aiuteranno a rendere i dati sempre più certi. Vogliamo passare da un welfare difensivo a un welfare generativo». La digitalizzazione sarà dunque portata avanti utilizzando l’IA ma non solo. In vista c’è anche un progetto di smart tv per anziani, sempre pensata per fornire informazione (una sorta di area riservata MyInps allargata a diversi media) ed un programma di educazione previdenziale per i giovani, con un roadshow nelle scuole e nelle università.

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