Canali Minisiti ECM

Efsa, con cambiamenti climatici aumenta rischio batteri vibrioni nei frutti di mare

Infettivologia Redazione DottNet | 24/07/2024 19:23

"Proliferazione legata ad aumento temperature"

-La presenza di batteri vibrioni, responsabili di gastroenteriti e altre infezioni, nei frutti di mare è destinata ad aumentare sia a livello globale che in Europa a causa dell'aumento delle temperature, soprattutto nelle acque a bassa salinità o salmastre. Questo l'avvertimento lanciato dall'Efsa, l'autorità europea di sicurezza alimentare, nell'ultima valutazione sulla presenza di questi batteri acquatici che possono provocare infezioni gravi negli esseri umani che consumano frutti di mare e molluschi crudi o poco cotti, come le ostriche.

    Cambiamento climatico e aumento delle temperature favoriscono la proliferazione dei batteri, con conseguente aumento del rischio di infezioni dovute al consumo di frutti di mare contaminati. Le regioni particolarmente a rischio - spiega l'Efsa - sono quelle con acque salmastre o a bassa salinità, come il Mar Baltico, le acque di transizione tra il Mar Baltico e il Mare del Nord e il Mar Nero.

Per prevenire la proliferazione batterica, l'autorità europea con sede a Parma raccomanda di mantenere la catena del freddo durante la lavorazione, il trasporto e la conservazione, in particolare per i frutti di mare destinati a essere consumati crudi e ai consumatori raccomanda di non consumarli da crudi.   Non solo le alte temperature. L'autorità europea con sede a Parma mette in guardia sul rischio che in alcune specie di vibrioni si riscontra sempre più spesso una resistenza agli antibiotici. Gli esperti di Parma raccomandano a Bruxelles di avviare un'indagine sulla presenza di questi batteri nei prodotti ittici "come priorità fondamentale per raccogliere dati aggiuntivi e armonizzati".

Commenti

I Correlati

Il governo valuta anche di tagliare gli sgravi fiscali più importanti per i redditi più elevati

"Niente psicosi ed evitare il Pronto soccorso"

In uno studio pubblicato il 18 agosto comparivano in Italia due sequenze di Xec, rilevate in Veneto e Trentino Alto Adige rispettivamente il 31 e il 18 luglio

Schillaci: "Fenomeno inaccettabile le aggressioni agli operatori sanitari"

Ti potrebbero interessare

"Niente psicosi ed evitare il Pronto soccorso"

In uno studio pubblicato il 18 agosto comparivano in Italia due sequenze di Xec, rilevate in Veneto e Trentino Alto Adige rispettivamente il 31 e il 18 luglio

"I dati provenienti da diversi Paesi sono spesso insufficienti"

Prevenzione, controllo e risposta, la strategia fino a febbraio

Ultime News

Continuano a crescere i pazienti di medicina estetica, con filler e tossina botulinica protagonisti. Se ne parla al congresso FIME - Federazione Italiana Medici Estetici che si terrà a Napoli dal 13 al 15 settembre

I 5 consigli per sentirsi rigenerati e pronti ad affrontare al meglio la quotidianità dopo la pausa estiva

Entro lunedì 2 settembre i risultati per la graduatoria

Il governo valuta anche di tagliare gli sgravi fiscali più importanti per i redditi più elevati