La stima del valore recuperato dai laboratori si aggirerebbe tra i 150 e i 160 milioni di euro
Nuovo nomenclatore tariffario, “confermata la significativa riduzione dei tagli alle tariffe per gran parte delle analisi cliniche di laboratorio. Restano solo quelli operati per taluni esami di genetica medica. Per la branca di laboratorio, il recupero appare piuttosto consistente ed in linea con quanto ci attendevamo. Ulteriori aumenti delle tariffe sono inoltre previsti anche per altre branche”. E' quanto affermano, in una nota congiunta, Vincenzo D’Anna (nella foto), presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), e Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, a seguito dell’incontro di ieri con il direttore generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, Americo Cicchetti, “al fine di conoscere lo stato dell'arte relativo proprio all'adozione del nuovo Tariffario (che entrerà in vigore a partire dal prossimo 1 gennaio) e dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea)”.
Le nuove tariffe dovrebbero dunque non discostarsi significativamente da quelle delll’attuale nomenclatore (il Balduzzi, in vigore dal 2013), permettendo così ai laboratori di recuperare, secondo le stime, circa 150-160 milioni rispetto alle ipotesi di taglio previste con il nuovo nomenclatore.
Per D'Anna e Lamberti “si è trattato di un confronto pacato e collaborativo, che ha ribadito quanto già in precedenza convenuto al tavolo tecnico ministeriale, vale a dire il dietrofront sul ridimensionamento dei costi (sarebbe stato il terzo in venti anni!) per gran parte delle prestazioni”. “La rete dei laboratori accreditati - proseguono - è una risorsa da sfruttare per ridurre le liste di attesa, aumentare l'accessibilità alle prestazioni sanitarie di base ed impedire che la professionalità abdichi in favore dell'automazione e dei grandi trust speculativi calati in Italia”. “Il Dicastero condotto da Orazio Schillaci - aggiungono D'Anna e Lamberti – conferma, dunque, che la strada del dialogo è sempre quella da preferire quando si tratta di far valere i propri diritti. Il documento ha avuto l'approvazione della Commissione Nazionale Tariffe che coinvolge Regioni, MEF ed Agenas e sarà presto avviato alla Conferenza Stato-Regioni per la preventiva intesa” fanno sapere in chiusura D’Anna e Lamaberti.
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