Prudenzano: "La facciamo quotidianamente per la classe di farmaci Fans o i Triptani, e quindi ci possiamo aspettare risultati simili e ottimali anche passando da un anticorpo monoclonale all'altro"
Lo switch tra anticorpi monoclonali anti- Cgrp è possibile nelle nuove terapie contro l'emicrania? È uno dei temi affrontati in occasione del simposio, sponsorizzato in maniera non condizionante da Teva, nel corso del 38/o congresso della Sisc, la Società Italiana per lo Studio delle Cefalee, che si è svolto al Lingotto di Torino dal 26 al 28 settembre. Lo switch è il passaggio da un farmaco a un altro nell'ambito della stessa classe farmacologica nel tentativo di ottimizzare la risposta terapeutica o di ridurre eventuali problemi di tollerabilità. Ad oggi nell'ambito dei criteri di rimborsabilità definiti dall'Aifa per il trattamento preventivo dell'emicrania con gli anticorpi monoclonali anti-Cgrp lo switch è possibile solamente per decisione clinica o scelta del paziente.
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’approvazione AIFA che segna un cambio di paradigma nella cura di una neoplasia rara e aggressiva e con poche alternative terapeutiche
L'inchiesta di Altroconsumo smonta il marketing che lega caldo e carenze minerali: il sudore in genere non causa perdite significative di magnesio e potassio e le carenze legate alla dieta sono improbabili
I pazienti affetti da nmHSPC con BCR ad alto rischio possono essere trattati con enzalutamide di Astellas in associazione o meno a una terapia con analoghi dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH)
Per colite ulcerosa, sclerosi multipla e fibrosi cistica
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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