A rischio anche soggetti normopeso con troppo grasso viscerale
Diabete adiposo' o 'diabete lipotossico'. Questa, per Paolo Sbraccia (nella foto), direttore Uoc di medicina interna e centro Obesità al Policlinico Tor Vergata, è la definizione più appropriata per il diabete di tipo 2, dove è ormai assodato come l'insulino-resistenza non sia un difetto primario, ma si sviluppi a causa dell'aumento della massa grassa. "Credo che sia tempo di passare a utilizzare una classificazione patogenetica", afferma Sbraccia nel corso del 30° Congresso nazionale della Società italiana di diabetologia in corso a Rimini. Colpevole il tessuto adiposo 'disfunzionale': "Questo concetto supera la tradizionale dicotomia tra soggetti magri e obesi, dimostrando come anche individui normopeso possano essere a rischio se presentano un'eccessiva quantità di grasso viscerale", sottolinea Angelo Avogaro, presidente Sid.
Positività 0,97% e 2,8%, ma va confermata. Verso il test nazionale
Nicola Zeni, presidente FID: “Proseguire con l’attuazione della Legge 130/2023 in tutto il Paese. Gli screening salvano vite e sono un prezioso boost per la ricerca”
È il risultato di uno studio clinico condotto da ricercatori dell'Università di Toronto
Sostenibilità, equità, qualità, innovazione e armonizzazione le parole chiave del nuovo paradigma di approvvigionamento dei device per il diabete
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
Con il nuovo sensore FreeStyle Libre 2 Plus le persone possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare e prendere decisioni appropriate ora con un’accuratezza migliorata (8,2%) e indicato per l’uso dai 2 anni in su
In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
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