Lo ha scoperto lo studio italiano guidato dall’Università dell’Aquila, al quale hanno partecipato anche l’Ospedale Maurizio Bufalini di Cesena e la Asl 1 di Avezzano-Sulmona
Alcuni farmaci di uso molto comune come l’aspirina, assunti per prevenire la formazione di pericolosi coaguli di sangue, possono avere effetti dannosi in caso di ictus con emorragia cerebrale, la tipologia di ictus più fatale, che costituisce circa un terzo dei casi. Lo ha scoperto lo studio italiano guidato dall’Università dell’Aquila, al quale hanno partecipato anche l’Ospedale Maurizio Bufalini di Cesena e la Asl 1 di Avezzano-Sulmona. La ricerca, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, evidenzia però che spesso questi farmaci, detti ‘antiaggreganti’, vengono prescritti senza che vi sia una reale necessità, aumentando inutilmente i rischi per i pazienti.
Per i pazienti con forma ormonosensibile metastatica
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Trifirò (Sif): "Serve un cambio di passo: la revisione delle terapie e la de-prescrizione sono parti integranti della buona pratica clinica"
Sotatercept entro 12 mesi dalla diagnosi iniziale di IAP, ha dimostrato una riduzione statisticamente significativa e clinicamente rilevante del rischio di eventi di peggioramento clinico rispetto al placebo
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