Infezione da uccelli e non da mucche; non si è diffusa ai contatti
Le analisi dei campioni prelevati dal primo paziente con una forma grave di influenza aviaria negli Stati Uniti hanno mostrato che il virus presentava mutazioni osservate in precedenza in altri casi di infezioni da A/H5N1 registrate in altri Paesi e spesso caratterizzate da particolare gravità. Lo hanno fatto sapere i Centers for Disease Control and Prevention americani. Le analisi indicano che le mutazioni si sono sviluppate nel paziente e non si sono diffuse ai suoi contatti. Lo scorso 13 dicembre il dipartimento della Salute della Louisiana ha fatto sapere che un uomo di 65 anni era stato ricoverato in condizioni critiche a causa di un'infezione da virus dell'influenza aviaria A/H5N1.
Progetto Inf-Act termina a fine anno. Il futuro? Forneris: "La nostra rete è una forza, decisori politici e alte sfere della ricerca non dimentichino l'irripetibile sforzo fatto"
Assicurare immunizzazione a tutti i nuovi nati nel primo anno di vita e linee guida univoche
Per la stagione 2025/2026 i produttori di vaccini vivi attenuati o vaccini trivalenti a base di uova dovrebbero includere tre ceppi di virus
In una lettera pubblicata su Nature Medicine, i ricercatori sottolineano come l'mpox, tradizionalmente trasmesso dagli animali all'uomo, mostri ora segni di trasmissione continua da uomo a uomo
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
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