In Lombardia sarà necessario attivare esplicitamente il consenso per ricevere le notifiche del fascicolo sanitario elettronico
Dal 15 febbraio, in Lombardia, bisogna esprimere esplicitamente il proprio consenso per ricevere le notifiche del fascicolo sanitario elettronico, comprese quelle relative al numero della ricetta elettronica (Nre). La rivoluzione, come detto, parte dalla Lombardia, ma anche altre Regioni sono pronte ad adeguarsi, costringendo così gli utenti a esprimere il proprio consenso per poter ricevere ancora le ricette elettroniche per l’acquisto dei farmaci o la prenotazione di visite.
Per continuare a ricevere il codice della ricetta via messaggi o mail è quindi necessario attivare il servizio attraverso il fascicolo sanitario elettronico.
Una modifica che vale per le ricette elettroniche necessarie per i farmaci, per le visite specialistiche e per altre prestazioni sanitarie. Escluse le ricette rosse Ssn scritte a mano così come quelle bianche scritte a mano. Chi non attiva il servizio potrà ritirare la ricetta cartacea o il codice direttamente dal medico. L’attivazione del servizio può avvenire online, tramite il fascicolo sanitario elettronico (a cui si accede con Spid, Cie o Cns-tessera sanitaria), oppure andando negli sportelli abilitati delle aziende socio-sanitarie territoriali di competenza. Ancora, ci si può rivolgere anche al proprio medico di medicina generale o si può chiedere l’attivazione in farmacia. Quando si attiverà il servizio si riceveranno le notifiche per le ricette elettroniche e per i nuovi documenti caricati sul fascicolo (nel caso in cui lo si chieda) come referti e aggiornamenti sull’assistenza sanitaria.
Il documento coinvolge circa 19mila farmacie private e 1.700 pubbliche, aggiorna il precedente Acn e integra le innovazioni normative che hanno trasformato il ruolo delle farmacie negli anni
Il confronto proseguirà nelle giornate del 2 aprile ore 10.30, del 15 aprile ore 14.30 e del 16 aprile ore 10.30
Solo professionisti qualificati, come i TSLB, Biologi e Medici specialisti in patologia clinica, biochimica clinica e microbiologia clinica, possiedono le competenze necessarie per garantire referti affidabili
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