Di Silverio: "Vogliamo rivolgerci a chi insieme a noi vive disagio e preoccupazione dovuti non solo alla malattia ma anche alle difficili condizioni in cui lavoriamo che troppo spesso generano reazioni violente”
"Anche tu puoi prenderti cura di me. #Bastaggressioni". Per la Giornata Nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari che cade mercoledì 12 marzo l’Anaao Assomed ha scelto un messaggio diretto ai cittadini e ai pazienti.
"Con il volantino che sarà affisso negli ospedali e distribuito ai pazienti – spiega Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed - vogliamo rivolgerci a chi insieme a noi vive disagio e preoccupazione dovuti non solo alla malattia ma anche alle difficili condizioni in cui lavoriamo che troppo spesso generano reazioni violente".
"Chiediamo – conclude Di Silverio – interventi normativi per riformare il percorso di cura del paziente a partire ad esempio da una diversa organizzazione dell’accesso in ospedale che deve prevedere la creazione di filtri, accogliendo non solo i pazienti ma anche i loro familiari, i più frequenti responsabili delle aggressioni che subiamo (il 61% delle aggressioni avviene a carico del familiare secondo l’ultimo studio Anaao). Anche le aziende però devono fare la loro parte, denunciando le violenze e costituendosi parte civile nei processi, nonché rispettando le norme previste dal decreto 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Solo in questo modo potremo sentirci meno soli e meno isolati nel nostro lavoro quotidiano".
IL TESTO DEL VOLANTINO
Cara Cittadina, caro Cittadino,
oggi, 12 marzo eÌ la GIORNATA nazionale CONTRO la VIOLENZA sugli operatori sanitari. Ti chiediamo di leggere queste poche righe perchéì sentiamo la necessitaÌ di CONDIVIDERE CON TE il nostro disagio e la nostra preoccupazione. Ogni giorno, medici, infermieri e operatori sanitari sono vittime di VIOLENZE sia fisiche che verbali sul luogo di lavoro frutto di una comprensibile insoddisfazione a causa delle mancanze del sistema. Ma nessuna violenza può essere giustificabile. Questo CLIMA DI TENSIONE danneggia non solo noi operatori ma anche te, in quanto paziente. Infatti, se un operatore viene aggredito e minacciato lavoreràÌ sotto pressione con inevitabili conseguenze sulla qualitàÌ dell’assistenza sanitaria. Per questo ti chiediamo di RISPETTARE e SOSTENERE gli operatori sanitari e il lavoro che svolgono ogni giorno: cerchiamo di comunicare pacificamente, noi SIAMO QUI per rispondere alle tue domande, alle tue preoccupazioni e per PRENDERCI CURA DI TE e della tua salute.
Non siamo responsabili delle disorganizzazioni del sistema, ma vittime come te dei disservizi.
Cara Cittadina, caro Cittadino,
siamo dalla stessa parte perché anche noi siamo pazienti potenziali, reali, presenti, passati, futuri.Ti siamo grati se vorrai condividere questo messaggio con le persone a te vicine perchéì la sicurezza in sanitaÌ deve essere una prioritàÌ pertuttietutte. I medici e i professionisti sanitari del tuo ospedale
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"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
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