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Esperti a confronto per la terza tappa del road show della Regione Campania che vuole disegnare una sanità sostenibile

Sanità pubblica Redazione DottNet | 13/05/2025 13:58

L’evento, intitolato "Dialogo e sinergie tra attori per una sanità sostenibile", ha visto la partecipazione di policy maker regionali, manager di Aziende sanitarie locali e ospedaliere, rappresentanti accademici e associazioni di pazienti

Si è svolta, presso la Sala Caduti di Nassiriya del Consiglio regionale della Campania, la terza tappa del "Road show regionale – Economia della salute", un’iniziativa promossa da SUMMEET in partnership con il CREMS (Centro di Ricerca sull’Economia e il Management in Sanità e nel Sociale) nell’ambito di HEALTH SINERGY. L’evento, intitolato "Dialogo e sinergie tra attori per una sanità sostenibile", ha visto la partecipazione di policy maker regionali, manager di Aziende sanitarie locali e ospedaliere, rappresentanti accademici e associazioni di pazienti, tutti uniti nella ricerca di modelli gestionali e finanziari che garantiscano equità, efficienza e sostenibilità al nostro sistema sanitario. «In un momento storico caratterizzato da crescenti vincoli di bilancio e da profonde disuguaglianze territoriali nell’accesso ai servizi sanitari – spiega la professoressa Maria Triassi, Presidente Nazionale di Società Italiana di Sanità Pubblica e Digitale (SISPeD) - diventa cruciale promuovere un confronto aperto e multidisciplinare tra gli attori coinvolti nella governance della salute.

Il Road Show Regionale si propone come piattaforma operativa in cui le istanze degli assessori al Bilancio, gli esperti di economia sanitaria, i direttori generali delle Aziende Sanitarie e i portavoce delle associazioni di pazienti possano dialogare in modo strutturato, condividendo dati, evidenze e best practice». Una survey condotta da LIUC ha rivelato che il 90% dei partecipanti ritiene "molto utile" la costituzione di tavoli di lavoro permanenti tra decisori politici e operatori sul campo, sottolineando come la collaborazione sinergica rappresenti la chiave per: pianificare in modo realistico la spesa sanitaria, bilanciando l’esigenza di contenimento dei costi con la necessità di garantire livelli assistenziali elevati e omogenei su tutto il territorio.

Ma anche, ridurre i divari regionali nell’accesso a farmaci innovativi e dispositivi medici, attraverso meccanismi di purchasing collaborativo e modelli di procurement coordinato e sostenere la transizione verso modelli di cura basati sulla prevenzione e sulla gestione integrata delle cronicità, con un’attenzione particolare all’uso efficiente delle risorse e al coinvolgimento delle comunità locali. Nel suo intervento di apertura, Davide Croce, Direttore del CREMS, ha sottolineato come "la sostenibilità economica della sanità non possa prescindere da una visione integrata, dove bilancio, qualità clinica e partecipazione dei cittadini si alimentano reciprocamente". Allo stesso modo, gli interventi istituzionali hanno richiamato l’urgenza di politiche regionali in grado di coniugare rigore finanziario e rispetto del diritto alla salute, ponendo l’accento sulla necessità di strumenti condivisi di monitoraggio e valutazione degli investimenti. Dopo il saluto delle autorità regionali, la discussione ha preso le mosse da una disamina del contesto economico-finanziario della sanità in Campania, per poi aprirsi al confronto diretto tra rappresentanti delle aziende sanitarie e associazioni di pazienti su casi concreti di ottimizzazione della spesa e innovazione organizzativa. Nel corso del pomeriggio, i relatori hanno esplorato sia le leve di policy — come gli accordi quadro per l’acquisto congiunto di tecnologie — sia le esperienze di governance interna alle ASL, enfatizzando in particolare i modelli collaborativi che hanno portato a significativi risparmi senza compromettere la qualità delle cure. Il dialogo si è infine esteso al tema della valutazione d’impatto delle politiche di equity territoriale, con proposte operative per la definizione di meccanismi di riparto delle risorse basati su indicatori di bisogno reale e performance clinico assistenziali. L’iniziativa conferma l’impegno di SUMMEET e CREMS nel promuovere una cultura della sostenibilità nella sanità pubblica, mediante un approccio partecipativo che valorizza il contributo di tutti gli stakeholder, dalla programmazione regionale fino al paziente.

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