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I cyber attacchi nel settore sanitario italiano sono aumentati del 15% nel 2024, con dati sanitari sempre più ricercati sul darkweb

Sanità pubblica Redazione DottNet | 22/05/2025 10:53

Gli hacker spiano sempre più i nostri dati sulla salute

Nel 2024 in Italia i cyber attacchi nel settore sanitario sono cresciuti del 15% rispetto all'anno precedente contro il +27% a livello globale, ma pur essendo di impatto mediamente minore, preoccupano moltissimo perché ad essere a rischio sono dati completi, estremamente ricercati sul darkweb, con un valore di mercato crescente: se una carta di credito, che può essere utilizzata solo due o tre volte prima di essere cestinata, sul mercato nero vale 35 euro, una cartella clinica viene pagata almeno 1000 e anche di più se appartiene a qualche personaggio famoso". È l'allarme lanciato da Nunzia Ciardi, vice direttore generale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, durante l'incontro "Cybersecurity 5.0.

promosso dal Campus universitario di Chieti. "Quelli sanitari sono i dati più ricercati dagli hacker proprio per la loro completezza e riservatezza, che ne consente la riutilizzazione per reati di ogni tipo - ha spiegato Ciardi - La spesa per la sanità digitale nel 2023 è salita a 2,2 miliardi di euro, il 22% in più rispetto all'anno precedente: il fascicolo sanitario elettronico viene usato dal 35% dei medici specialisti e dal 48% dei colleghi di medicina generale e quanto all'intelligenza artificiale, se il 52% degli utenti ritiene che porterà più benefici che rischi, l'80% ne vorrebbe una maggiore integrazione nei servizi digitali, telemedicina in testa.

È evidente che in uno scenario di questo tipo i rischi sono destinati a crescere e non solo in termini di privacy: in un recente esperimento proprio grazie all'IA è stato inserito in una Tac polmonare un tumore che non c'era. Il referto è stato riletto e rivisto da esperti radiologi e da un algoritmo dedicato ma né gli uni né l'altro hanno rilevato la compromissione".

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la nostra vita si svolge su una trama digitale anche quando non ne siamo completamente consapevoli - ha ricordato Ciardi - e tutti i nostri dati sono digitalizzati, anche quelli di chi non usa device o social: nel 2024 in Italia quasi il 90% degli italiani era connesso ad Internet, gli utenti dei social erano oltre 42 milioni ed oltre 82 milioni gli smartphone, il 139% della popolazione. Sempre nel 2024, il tempo medio trascorso sulla rete è stato di cinque ore e 39 minuti contro le tre ore e sei minuti trascorse davanti alla TV. WhatsApp raggiunge il 90% delle persone e tra i siti più visitati ChatGPT è salito al 19 posto diventando l'app più scaricata dagli italiani. La superficie potenziale d'attacco è sempre più estesa - ha concluso - eppure secondo Microsoft una semplice attività di prevenzione potrebbe evitare l'80% degli attacchi. Peccato che a un anno dal rilascio degli aggiornamenti il 25%, sia nel pubblico che nel privato, non li scarica".

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