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Fedriga, con Meloni accordo sul decreto liste d'attesa. Schillaci, con piattaforma di monitoraggio taglio a liste attesa

Sanità pubblica Redazione DottNet | 23/05/2025 14:17

Anaao, il decreto pretende di agire anche e soprattutto tra Aziende sanitarie e dirigenti medici e sanitari che di fatto devono subire decurtazione degli stipendi e limitazione incondizionata dell’intramoenia

"Abbiamo trovato l'accordo sul decreto lista d'attesa e quindi penso che abbiamo fatto dei passi avanti importanti". Lo ha detto Massimiliano Fedriga (nella foto), presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, lasciando Palazzo Chigi dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni. L'accordo, si legge sul sito Ansa,  "prevede che i poteri sostitutivi devono avere dei parametri chiari per essere attuati e dei parametri chiari per l'uscita dai poteri sostitutivi, perché - ha spiegato Fedriga - le Regioni non vogliono trovarsi, come nel caso di disavanzo, dei commissari e dei commissariamenti che durano decenni e oltretutto non hanno per nulla risolto la situazione". Fedriga ha poi aggiunto che "la prossima settimana" incontrerà il ministro della Salute Orazio Schillaci "così da poter stendere definitivamente il testo dal punto di vista tecnico".

  "Con la nuova piattaforma di monitoraggio si avvia un percorso virtuoso per ridurre i tempi delle liste attesa. Oggi inizia un percorso virtuoso di collaborazione per abbattere le liste e dare risposte ai cittadini".

Lo ha detto il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, aprendo i lavori dell'incontro, presso il Ministero della Salute, con i rappresentanti di Agenas e delle Regioni per l'illustrazione della piattaforma nazionale di monitoraggio delle liste d'attesa istituita con il decreto legge 73 del 2024. Nel corso della riunione sono state illustrate tutte le funzionalità del cruscotto attraverso l'analisi dei dati di tre Regioni anonimizzate. "Se vogliamo combattere un fenomeno critico e complesso come le lunghe liste d'attesa - ha aggiunto il ministro - dobbiamo innanzitutto essere in grado di conoscerlo e di misurarlo. La nuova piattaforma di monitoraggio dei tempi di attesa rappresenta lo strumento per raggiungere questo obiettivo. Vogliamo analizzare insieme i punti di forza e criticità, sia riguardo alle singole prestazioni che alle specifiche aziende sanitarie, ma anche individuare e diffondere le buone pratiche già esistenti sul territorio nazionale. Oggi poniamo le basi per un nuovo patto di trasparenza con i cittadini per garantire tempi di attesa più brevi e risposte rapide, rendendo il nostro Servizio Sanitario più efficiente e accessibile a tutti". 

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Il DPCM sulle liste d’attesa pretende di agire de facto in maniera commissariale non solo nei rapporti tra Ministero e Regioni, ma anche e soprattutto tra Aziende sanitarie e dirigenti medici e sanitari che di fatto devono subire decurtazione degli stipendi e limitazione incondizionata dell’intramoenia. Confermiamo con forza il nostro essere favorevoli al controllo centrale perché contrasta il principio dell’autonomia differenziata in sanità. Ci rifiutiamo però di essere ostaggio di commissariamenti di funzioni e di ruolo al punto da non essere più liberi di svolgere la nostra professione né di fare le nostre scelte. Per questa ragione chiediamo un tavolo immediato Ministero della salute e Regioni che aiuti a definire ruoli e funzioni e in cui finalmente si ascoltino le esigenze di chi le leggi le subisce.  E chiediamo al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni un incontro per ascoltare le ragioni dei medici e dirigenti sanitari che ogni giorno vivono i problemi della sanità italiana.

Schillaci, con piattaforma di monitoraggio taglio a liste attesa

"Con la nuova piattaforma di monitoraggio si avvia un percorso virtuoso per ridurre i tempi delle liste attesa. Oggi inizia un percorso virtuoso di collaborazione per abbattere le liste e dare risposte ai cittadini". Lo ha detto il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, aprendo i lavori dell'incontro, presso il Ministero della Salute, con i rappresentanti di Agenas e delle Regioni per l'illustrazione della piattaforma nazionale di monitoraggio delle liste d'attesa istituita con il decreto legge 73 del 2024. Nel corso della riunione sono state illustrate tutte le funzionalità del cruscotto attraverso l'analisi dei dati di tre Regioni anonimizzate. "Se vogliamo combattere un fenomeno critico e complesso come le lunghe liste d'attesa - ha aggiunto il ministro - dobbiamo innanzitutto essere in grado di conoscerlo e di misurarlo. La nuova piattaforma di monitoraggio dei tempi di attesa rappresenta lo strumento per raggiungere questo obiettivo. Vogliamo analizzare insieme i punti di forza e criticità, sia riguardo alle singole prestazioni che alle specifiche aziende sanitarie, ma anche individuare e diffondere le buone pratiche già esistenti sul territorio nazionale. Oggi poniamo le basi per un nuovo patto di trasparenza con i cittadini per garantire tempi di attesa più brevi e risposte rapide, rendendo il nostro Servizio Sanitario più efficiente e accessibile a tutti".

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