dottnet.menu.canale dottnet.menu.minisito dottnet.menu.ecm

Solo l’8,5% degli over 80 in Europa ha ricevuto il vaccino contro il Covid nell’ultimo anno

Infettivologia Redazione DottNet | 16/06/2025 17:11

Il gap tra Nord Europa e Sud-Est del Continente è amplissimo. Si passa dall'83,5% delle coperture in Svezia allo 0,9% dell'Ungheria. L'Italia si assesta al di sotto della media europea

Tra agosto 2024 e marzo 2025, la campagna vaccinale contro il COVID-19 nell'Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo ha mostrato un’adesione molto eterogenea. Il report pubblicato dall’Ecdc (Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) evidenzia come, nonostante la disponibilità di vaccini aggiornati, la copertura tra le fasce più vulnerabili resti ampiamente insufficiente. E l’Italia è tra i fanalini di coda, anche se secondo l'Ecdc questi risultati devono essere interpretati con cautela poiché le campagne di vaccinazione sono in corso ed è necessario considerare tutti i possibili fattori, tra cui la completezza e la qualità dei dati.

Nel periodo considerato, in Europa circa 13,6 milioni di persone di età pari o superiore a 60 anni hanno ricevuto una dose del vaccino contro il COVID-19. Di queste, circa quattro milioni di persone avevano un'età pari o superiore a 80 anni. La copertura vaccinale mediana contro il COVID-19 tra le persone di età pari o superiore a 60 anni è stata dell'8,7% (intervallo: <0,1-52,8%), con un'elevata variabilità tra i Paesi. Per le persone di età pari o superiore a 80 anni, la copertura mediana è stata dell'8,5% (intervallo: 0,9-83,5%), con un'elevata variabilità tra i Paesi. Tra i 21 Paesi segnalanti, un Paese ha segnalato una copertura vaccinale ≥50% per la fascia di età pari o superiore a 60 anni, mentre sette Paesi hanno segnalato una copertura vaccinale ≥50% per la fascia di età pari o superiore a 80 anni.

 Il numero di Paesi è salito a otto per coloro che hanno segnalato una copertura vaccinale >30% per la fascia di età pari o superiore a 60 anni e a nove per la fascia di età pari o superiore a 80 anni. La maggior parte delle circa 15,5 milioni di dosi di vaccino COVID-19 somministrate nell'UE/SEE durante questo periodo nella popolazione complessiva era il vaccino Pfizer BioNTech – Comirnaty JN.1 (circa 11,3 milioni di dosi; 73,3% delle dosi totali somministrate).

Secondo i dati relativi al periodo settembre 2024 - marzo 2025, in Italia solo il 7% degli over 80 ha ricevuto una dose di vaccino anti-COVID, un dato inferiore alla già bassa media UE/SEE dell’8,5%. La copertura cala ulteriormente nella fascia 70-79 anni (4,8%) e si ferma a 1,1% tra i 60-69enni, rendendo l’Italia una delle nazioni con le percentuali più basse in tutte le fasce anziane. A titolo di confronto, Svezia ha vaccinato l’83,5% degli over 80, Finlandia quasi il 70% e Portogallo oltre il 56%. Anche Paesi come Irlanda, Danimarca e Paesi Bassi hanno superato il 60% nella fascia più anziana. Solo sette Paesi hanno raggiunto almeno il 50% di copertura per gli over 80, e solo uno (Svezia) ha superato l’80%.

pubblicità

L’Italia non ha fornito dati disaggregati su operatori sanitari, pazienti cronici o donne in gravidanza, a differenza di altri Paesi come Belgio, Irlanda e Spagna. Questo rende difficile valutare l’efficacia della protezione delle categorie più vulnerabili. In altri Stati, invece, la copertura per gli operatori sanitari ha raggiunto il 13,7% in Belgio e il 9,2% in Irlanda, mentre tra le donne in gravidanza il dato più alto è quello irlandese con il 6,9%.Durante il periodo analizzato, nei 21 Paesi UE/SEE partecipanti sono state somministrate oltre 15,4 milioni di dosi. Il vaccino più usato è stato il Comirnaty JN.1 di Pfizer-BioNTech, con oltre 11,3 milioni di dosi (73,3%). Tuttavia, il 17% dei vaccini risulta etichettato come “altro” o “sconosciuto”, un elemento che suggerisce possibili limiti nella tracciabilità delle campagne.


 

dottnet.title.comments

dottnet.field.label.comments.reply

dottnet.article.related

Dal 2013 15 mila casi, preoccupazione per fascia 20-40 anni

Fimmg e Metis lanciano una infografica per supportare i medici di medicina generale. Di Rosa: proteggere i soggetti più vulnerabili. Triassi e Simonetti: Colpevole e grave il depotenziamento dei Dipartimenti di prevenzione

La direttrice per la Scienza e la Salute: "Colpisce gli infettati da epatite B aumentando da 2 a 6 volte il rischio di tumore del fegato"

Rossi: "Per affrontare la sfida con efficacia, Simg è pronta a potenziare la propria rete di sorveglianza avvalendosi dell'esperienza maturata con RespiVirNet, il sistema di monitoraggio dell'influenza"

dottnet.article.interested

Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori

Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna

Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine

Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età

dottnet.article.latest

dottnet.pagina.piuletti