"Un sintomatico ogni 10 senza sintomi. Sale il rischio per le forme gravi"
"La febbre da West Nile è una patologia da non sottovalutare. Il problema è che i casi noti sono comunque una minoranza rispetto ai casi 'sommersi' che sono sicuramente rilevabili nei territori colpiti. L'infezione, infatti, decorre con un rapporto di un caso sintomatico ogni 5-10 casi asintomatici". Lo spiega all'ANSA - dopo il decesso di una donna a Latina - Massimo Andreoni, infettivologo e direttore scientifico della Società di malattie infettive e tropicali. Ciò vuol dire, rileva, che "per avere una stima precisa di quanto l'infezione sta circolando, dovremmo testare nelle aree interessate anche i soggetti apparentemente sani, per capire quante persone sono realmente contagiate". La febbre da West Nile "può essere una malattia altamente patogena con un quadro neuroinvasivo serio nei casi in cui l'infezione si propaga al sistema nervoso centrale colpendo cioè il cervello o il midollo spinale; ma anche quando non è di tipo neuroinvasivo - precisa l'esperto - la West Nile può rivelarsi una malattia grave se colpisce anziani o soggetti fragili, poichè può peggiorare le condizioni generali preesistenti di questi soggetti, essendo una malattia sistemica".
In Italia, è endemica, in particolare nelle regioni che circondano il delta del Po, come Emilia-Romagna e Veneto ed i recentissimi 81 casi di infezione conclamata in Campania che hanno dato luogo ad altrettante ospedalizzazioni
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In caso di dichiarazione di emergenza pandemica, potrebbero insorgere complicazioni nella libera circolazione internazionale, soprattutto per via dei certificati vaccinali
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
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Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
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