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Recuperi più rapidi nella riabilitazione post-ictus

Neurologia Redazione DottNet | 22/08/2025 17:00

Presentati risultati ricerca italo-slovena X-Brain.net

Una collaborazione tra Italia e Slovenia, tra medici e ricercatori, per rendere più efficace la riabilitazione post-ictus. Era l'obiettivo del progetto di ricerca clinica transfrontaliera X-Brain.net - Network, finanziato dal programma Interreg Italia-Slovenija con un budget di 750 mila euro, i cui risultati sono stati presentati oggi, e che ha permesso di pianificare, tra i benefici per i pazienti, un recupero più rapido per chi affronta problemi legati all'immobilità e alla perdita della funzione muscolare. Il lavoro è stato coordinato dal Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell'Università di Trieste, e ha coinvolto il Centro di Ricerche Scientifiche di Capodistria, della Clinica Neurologica dell'Ospedale di Cattinara dell'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina e dell'Unità di Neurologia dell'Ospedale Generale di Isola. La sinergia Italia-Slovenia è destinata a continuare anche dopo la conclusione della fase sperimentale.

Su un gruppo di volontari è stato testato un intervento multimodale, come ha spiegato Gianni Biolo dell'Università di Trieste, coordinatore del progetto, una procedura "che combina integrazione nutrizionale con leucina, allenamento cognitivo tramite realtà virtuale e attività pre-abilitative. Questo approccio si è rivelato efficace nel contrastare la perdita di massa e funzione muscolare e nel modulare i processi di riorganizzazione del sistema nervoso centrale tipici dell'immobilità, favorendo un recupero più rapido al termine del periodo di inattività". Luka Šlosar, del Centro di Ricerche Scientifiche di Capodistria, ha ricordato che i volontari "hanno svolto un allenamento mentale che ha preservato il flusso di informazioni neuromuscolari e modulato i processi di riorganizzazione del sistema nervoso centrale. In questo modo è stato possibile favorire il mantenimento della forza muscolare e accelerare i tempi di recupero".

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Paolo Manganotti, direttore della Clinica Neurologica dell'Ospedale di Cattinara (Trieste), ha sottolineato come il progetto sia "una grande possibilità che dà un impulso alla ricerca e alla collaborazione clinica tra l'area del litorale sloveno e la neurologia di Trieste. La prospettiva è di ulteriore e più stretta collaborazione - ha annunciato - perché abbiamo protocolli simili, perché ci sono progetti già avviati e perché lavorare insieme è un valore aggiunto".

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