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Formazione in Medicina Generale, Francesca Brandi Seidita (Fimmg): Aumento delle domande segnale positivo, ma attenzione a facili entusiasmi

Medicina Generale Redazione DottNet | 01/09/2025 13:46

"Indispensabile accelerare sugli AIR e su Atto di Indirizzo per il nuovo ACN"

«È certamente una buona notizia l’incremento delle domande per l’accesso al Concorso di Formazione Specifica in Medicina Generale rispetto all’anno precedente, un dato che mostra una ripresa della volontà dei giovani medici di investire su una professione che, pur attraversando una fase di profonda trasformazione, continua a rappresentare il pilastro insostituibile del Servizio Sanitario Nazionale». Lo dice Francesca Brandi Seidita, Segretario Nazionale settore Formazione, chiarendo al contempo che «è presto per cantare vittoria e lasciarsi andare all’entusiasmo».

Il segretario nazionale di Fimmg Formazione spiega che l’aumento delle domande per il triennio 25-28 testimonia la capacità della Medicina Generale di interpretare un ruolo sempre più centrale nei nuovi modelli di governance sanitaria delineati dal DM77 e dal PNRR, con un’attenzione crescente all’integrazione dei percorsi assistenziali, alla prossimità delle cure e alla digitalizzazione dei processi e inoltre mostra un segnale di risposta importante alle novità introdotte con l’ACN 2019-2021 e alla capacità di definire AIR efficaci già in molte regioni d’Italia.

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Di qui il monito: «Poter contare su un quadro di riferimento meno nebuloso che in passato ha determinato un aumento delle domande, ma non sappiamo ancora come si concluderà questa partita – spiega Brandi Seidita - in questa fase di evoluzione, è imprescindibile che Comitato di Settore Regioni-Sanità provveda con tempestività all’emanazione di un nuovo Atto di Indirizzo, capace di chiarire in maniera univoca l’assetto organizzativo, giuridico e contrattuale della professione. Un atto aggiornato e coerente con le esigenze del territorio e dei professionisti rappresenterebbe un passo determinante per consolidare la fiducia dei giovani medici e per rendere la Medicina Generale ancora più attrattiva, stabile e proiettata verso il futuro». Il rafforzamento della Medicina Generale non è soltanto una necessità professionale, ma una priorità strategica per la tenuta del SSN: è su questo livello di prossimità che si gioca la sfida dell’equità, dell’universalità e della modernizzazione del nostro sistema sanitario.

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