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Curare le gengive potrebbe difendere dall'arterosclerosi

Odontoiatria Redazione DottNet | 01/09/2025 16:20

Lo rivela uno studio clinico coordinato da Francesco D'Aiuto, della University College di Londra e dal suo team della Periodontology Unit, UCL Eastman Dental Institute

Curare la parodontite (malattia delle gengive e dei tessuti che sostengono il dente) dal dentista con sedute intensive di igiene orale protegge la salute cardiovascolare riducendo il pericoloso ispessimento delle pareti di grosse arterie come le carotidi, ovvero i vasi che ossigenano il cervello. È quanto emerge dai risultati di uno studio clinico coordinato da Francesco D'Aiuto, della University College di Londra e dal suo team della Periodontology Unit, UCL Eastman Dental Institute, che suggeriscono che un trattamento intensivo delle malattie gengivali potrebbe ridurre nel tempo il restringimento dell'arteria carotide in individui sani

L'effetto delle cure gengivali e quindi di sedute intensive di igiene orale (una pulizia accurata di tutta la bocca e una pulizia profonda sotto il bordo gengivale per rimuovere la placca e il tartaro) è comparabile a quello riscontrato in studi clinici su altri interventi preventivi, come il controllo del colesterolo o l'adozione di stili di vita più sani.    Naturalmente, spiega D'Aiuto, si tratta di approcci complementari, non sostitutivi. Il valore aggiunto della terapia parodontale - precisa - è che agisce su una fonte spesso trascurata di infiammazione sistemica, senza l'uso di farmaci, ed è quindi una strategia preziosa per la prevenzione cardiovascolare integrata.

Questi risultati rafforzano l'idea che una cattiva salute orale debba essere considerata a tutti gli effetti un fattore di rischio cardiovascolare. "Riducendo l'infiammazione sistemica, il trattamento della parodontite — spesso visto come una semplice procedura odontoiatrica — potrebbe rivelarsi un'arma sottovalutata nella prevenzione dell'aterosclerosi e nel mantenimento della funzionalità vascolare nel tempo", sottolinea l'esperto che è anche socio attivo della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP).    Pubblicato sull'European Heart Journal, il trial clinico dimostra che il trattamento della parodontite rallenta l'ispessimento dei due strati interni delle arterie carotidi, situate su entrambi i lati del collo, in adulti altrimenti sani.    Lo spessore delle pareti di queste arterie è un indicatore chiave del rischio di malattie cardiovascolari.  

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All'inizio della sperimentazione, i ricercatori hanno eseguito ecografie delle arterie carotidi di 135 persone con parodontite severa (una forma grave di malattia gengivale che non si limita al sanguinamento delle gengive, ma compromette i tessuti di supporto del dente, con rischio di mobilità e perdita dentale), per stabilire un livello di riferimento dello spessore. Hanno anche misurato la dilatazione delle arterie in seguito all'aumento del flusso sanguigno, un indicatore del funzionamento dei vasi sanguigni, e hanno prelevato campioni di sangue per individuare i marcatori dello stress infiammatorio e ossidativo. Tutti i partecipanti erano sani, ad eccezione della malattia gengivale. Successivamente, i partecipanti sono stati suddivisi in modo casuale, a parità di fattori di rischio quali il fumo e storia familiare di malattie cardiovascolari, in un gruppo di trattamento e in un gruppo di controllo. I primi hanno ricevuto un trattamento intensivo per la parodontite. Il gruppo di controllo ha ricevuto una semplice rimozione del tartaro e lucidatura, più simile a una normale pulizia dentale che non include una pulizia profonda delle gengive. I partecipanti sono stati poi seguiti per due anni e durante questo periodo hanno ricevuto ulteriori trattamenti dentali a intervalli regolari. I ricercatori hanno anche rivalutato l'arteria carotide dopo un anno e dopo due anni, prelevando campioni di sangue e misurando la funzione dei vasi sanguigni in cinque momenti diversi.    Gli esperti hanno scoperto che lo spessore del rivestimento interno delle arterie carotidee era inferiore nei soggetti che avevano ricevuto un trattamento intensivo (test) rispetto a quelli del gruppo di controllo. I pazienti trattati hanno anche mostrato una migliore funzionalità dei vasi sanguigni e livelli più bassi di marcatori infiammatori e di radicali liberi nel sangue, che contribuiscono al restringimento delle pareti arteriose, una condizione chiamata aterosclerosi

"La nostra ricerca dimostra che prendersi cura dell'infiammazione gengivale, in modo efficace e soprattutto continuativo nel tempo, può rallentare i cambiamenti strutturali nei vasi sanguigni, come l'ispessimento delle carotidi - dichiara D'Aiuto. La parodontite è una malattia cronica e molto diffusa, spesso silenziosa, che richiede un controllo regolare e duraturo. Per la prima volta, abbiamo documentato che curare in modo intensivo la parodontite può rallentare l'evoluzione precoce dell'arteriosclerosi, indicata dall'ispessimento della carotide. Il cavo orale, spesso trascurato nelle valutazioni mediche, si conferma una finestra preziosa sullo stato infiammatorio dell'intero organismo - prosegue. Integrare la salute orale nella prevenzione delle malattie sistemiche non è più solo auspicabile, ma rappresenta una vera e propria necessità. È un passo fondamentale verso un modello di medicina integrata, in cui la prevenzione cardiovascolare include a pieno titolo anche la salute gengivale", conclude

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