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Gioco compulsivo per quasi un giovane studente su tre, rischi per la salute

Psichiatria Redazione DottNet | 02/09/2025 12:02

Pericolo sintomi depressivi, ansia e del sonno, problemi a scuola

Binge gaming (ovvero per un tempo prolungato che si configura come gioco compulsivo) quasi per un giovane su 3 di età media 12 anni e gli eccessi di videogame ledono la salute mentale e il rendimento scolastico secondo uno studio dell'università di Hong Kong pubblicato su Plos One.   Il gioco online occupa un posto centrale nella cultura giovanile, tanto che il disturbo da gioco online (IGD) è riconosciuto nel manuale diagnostico degli psichiatri DSM-5.    Studi precedenti hanno dimostrato che il gioco prolungato è associato a sintomi depressivi, ansia e disturbi del sonno.

  I ricercatori hanno condotto un'indagine nelle scuole per esaminare la prevalenza del gioco compulsivo, i risultati sociali, scolastici e di salute mentale associati e le differenze di genere. Hanno coinvolto 2.592 studenti delle scuole primarie e secondarie, 1.404 ragazzi e 1.188 ragazze (età media 12 anni), reclutati da cinque scuole primarie e quattro scuole secondarie di Hong Kong. Compilando un questionario in classe, gli studenti hanno indicato se avevano trascorso giocando su Internet cinque o più ore consecutive nell'ultimo mese.

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È emersa una diffusione complessiva del gioco compulsivo per il 31,7% del campione (quasi un giovane su 3), con il 38,3% nei ragazzi e il 24% nelle ragazze. I ragazzi erano meno propensi delle ragazze a segnalare una scarsa qualità del sonno (58,6% contro 65,5%). Per entrambi i sessi sono emersi livelli lievi di depressione, ansia o stress. In particolare tra le ragazze, le giocatrici compulsive hanno mostrato livelli più elevati di depressione, ansia, stress e solitudine, oltre a una minore autoefficacia educativa, qualità del sonno e sostegno sociale rispetto alle giocatrici non compulsive.  Rispetto ai giocatori non compulsivi, i non giocatori presentavano livelli inferiori di depressione, ansia, stress e solitudine e una maggiore autoefficacia scolastica nelle ragazze; nei ragazzi, livelli inferiori di stress e solitudine e una maggiore autoefficacia a scuola.  Secondo gli autori i risultati indicano che il gioco compulsivo può fungere da indicatore comportamentale e potenziale fattore di rischio per solitudine, problemi scolastici e di salute nei giovani.

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