Canali Minisiti ECM

Carcinoma del pene e del testicolo: l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano punto di riferimento europeo

Urologia Redazione DottNet | 29/09/2025 13:44

Dalla diagnosi precoce alle nuove strategie terapeutiche, un approccio integrato per i tumori maschili rari

Un numero significativo di pazienti si rivolge ogni anno all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per il trattamento di carcinomi del pene e del testicolo. Una realtà di riferimento a livello nazionale dove diagnosi precoce, percorsi specialistici integrati e terapie innovative offrono ai pazienti le migliori possibilità di guarigione. "La nostra struttura è unica – spiega il Dottor Tullio Torelli, dirigente medico di primo livello dell’urologia –: chirurgia e oncologia lavorano insieme, il paziente non si perde tra reparti e attese. Questa integrazione è una delle chiavi del successo della nostra attività".
 
I SEGNALI DA NON TRASCURARE
Il carcinoma del pene, malattia rara ma in crescita, può colpire anche pazienti giovani, spesso a causa dell’infezione da HPV.

"Se prima i casi comparivano dopo i 40 anni, oggi li vediamo già intorno ai 30 – sottolinea Torelli –. Questo perché l’infezione da HPV si trasmette più precocemente rispetto al passato, legata a un inizio anticipato della vita sessuale e a una maggiore esposizione a partner multipli. Di conseguenza, i tempi di latenza tra contagio e comparsa della malattia si sono accorciati". I sintomi tipici includono lesioni sanguinanti o dolorose al glande, difficoltà urinarie e linfonodi inguinali ingrossati.

pubblicità

"Se trascurati, si rischiano interventi demolitivi con conseguenze psicologiche significative", aggiunge l’urologo. Il carcinoma del testicolo è altrettanto seguito: "Se intercettato precocemente, la percentuale di guarigione è altissima. Molti pazienti, a 15-20 anni dall’intervento, conducono una vita normale".
 
INNOVAZIONE CHIRURGICA: LA ROBOTICA
La chirurgia robotica è ormai uno strumento essenziale nella gestione dei tumori maschili. "Permette di rimuovere i linfonodi con incisioni minime e grande precisione – evidenzia Torelli –. I pazienti apprezzano la riduzione dell’impatto psicologico. In combinazione con farmaci biologici e l’immunoterapia, rappresenta il futuro della chirurgia oncologica".  Infine, Torelli richiama l’attenzione sulla prevenzione: "Superare imbarazzi e tabù è fondamentale. L’autopalpazione dei testicoli, la vaccinazione contro l’HPV, l’uso del preservativo e il ricorso tempestivo allo specialista sono strumenti semplici ma cruciali. In oncologia il tempo è tutto: arrivare presto alla diagnosi può fare la differenza tra guarigione e un percorso molto più difficile".

Commenti

I Correlati

Nuovo studio delle università di Bari e Firenze

Per la Giornata nazionale sensibilizzazione cancro seno metastatico mostrati a Roma i risultati di due focus group coordinati da Fondazione IncontraDonna: "Definire Pdta specifico"

La scoperta è contenuta in uno studio pubblicato su Scientific Reports e coordinato da due ricercatrici dell'Università di Bari Aldo Moro, Nicoletta Resta e Carmen Abate

Nel nostro Paese, uno studio multicentrico ha stimato una diffusione della patologia pari al 7,1% negli uomini tra i 50 e i 70 anni

Ti potrebbero interessare

Se ne parlerà sabato 14 settembre, sede idipharma di via G. Mameli 12 , Aci Bonaccorsi (Catania)

Carone: "La branca emergente dell’urologia funzionale incide fortemente sulla cura dell’incontinenza di cui soffrono circa 7 milioni di italiani"

Dagli urologi italiani un decalogo per affrontare al meglio la patologia

Verze: “L’Iperplasia Benigna della Prostata può essere considerata fra i problemi di salute che maggiormente interessano il maschio che invecchia, sia per la diffusione epidemiologica che per l’impatto sulla qualità di vita"

Ultime News

Più letti