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Obiettivo 12 nell’Emoglobinuria Parossistica Notturna: quando l’energia ritorna, la vita si riaccende

Ematologia Redazione DottNet | 06/10/2025 19:17

Un confronto tra esperti in occasione della Giornata Mondiale della consapevolezza sull’EPN

In occasione della Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Emoglobinuria Parossistica Notturna (EPN), istituita dalla PNH Global Alliance (Alleanza Globale per l’EPN) il 12 ottobre, Novartis presenta “Obiettivo 12 nell’Emoglobinuria Parossistica Notturna: quando l’energia ritorna, la vita si riaccende”, un momento di confronto per sensibilizzare sull’impatto della malattia e discutere i progressi scientifici che stanno ridefinendo il trattamento. «L’EPN è una malattia rara, cronica e debilitante che colpisce spesso persone giovani, tra i 30 e i 40 anni. È causata da una mutazione nelle cellule staminali ematopoietiche, che rende i globuli rossi vulnerabili alla distruzione da parte del sistema del complemento. In Italia si stimano circa mille persone con diagnosi di EPN e circa un terzo di loro necessita di una terapia anti-complemento. 12 g/dL rappresenta la soglia minima di emoglobina considerata sana3 – un traguardo clinico fondamentale per i pazienti con EPN.

Molti pazienti continuano tuttavia, nonostante le terapie standard come gli inibitori del C5 (C5i), a presentare anemia», racconta Camilla Frieri, UOC Ematologia e Terapie Cellulari Avanzate, AORN San Giuseppe Moscati, Avellino. Eros Di Bona, Direttore UOC Oncoematologia, Ospedale San Bassiano, Bassano del Grappa (AULSS 7 Pedemontana) aggiunge: «Gli inibitori terminali del complemento hanno portato al controllo dell’emolisi intravascolare (IVH), ridotto il rischio tromboembolico e migliorato la sopravvivenza a lungo termine. Oggi però circa il 50% dei pazienti in terapia con gli inibitori del C5 (C5i) presenta ancora anemia persistente; il 30% circa è dipendente da trasfusioni e oltre l’80% dei pazienti continua a manifestare una fatigue (affaticamento) costante.4 Questo avviene principalmente a causa dell’attivazione della via alternativa del complemento, che comporta la distruzione dei globuli rossi a livello extravascolare».

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La risoluzione dell’emolisi, sia intravascolare che extravascolare, e il conseguente miglioramento dei livelli di emoglobina (Hb) rappresentano obiettivi terapeutici fondamentali per garantire un controllo più completo della patologia e promuovere il benessere clinico e funzionale del paziente5. «I bisogni clinici insoddisfatti nell’EPN hanno portato allo sviluppo degli inibitori prossimali del complemento che agiscono precocemente nella cascata, controllando sia l’emolisi intravascolare che quella extravascolare. Con la disponibilità di queste nuove opzioni terapeutiche, che potrebbero normalizzare l’emoglobina e risolvere sintomi debilitanti come la fatigue, diventa essenziale promuovere un approccio terapeutico personalizzato» – spiega Bruno Fattizzo, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano. In questo contesto, il ruolo del paziente informato e proattivo, capace di riconoscere il proprio disagio e contribuire all’ottimizzazione del percorso di cura, diventa fondamentale.

Sergio Ferini Strambi, Presidente di AIEPN, sottolinea: «La voce del paziente è essenziale per comprendere l’impatto reale dell’EPN. Oggi, grazie ai progressi della ricerca, abbiamo terapie innovative che permettono di controllare l’emolisi e risolvere la fatigue, restituendo energia, autonomia e normalità – vent’anni fa, tutto questo era impensabile. Le nuove modalità di somministrazione contribuiscono ulteriormente a migliorare la qualità di vita. In questo scenario, il ruolo del paziente consapevole, aderente alla terapia e proattivo nel dialogo con il clinico diventa sempre più centrale per ottimizzare il percorso di cura. L’associazione AIEPN Onlus, costituita nel 2010, ha contribuito in questi anni a informare i pazienti e i familiari sulla malattia, offrendo loro supporto e promuovendo consapevolezza». Un impegno condiviso anche da Novartis, come evidenzia Paola Coco, Chief Scientific Officer & Medical Affairs Head: «In un’area come l’ematologia, in cui siamo impegnati da oltre vent’anni, il nostro obiettivo è creare un futuro in cui le persone con le malattie del sangue non debbano più accettare compromessi nella cura e nella qualità di vita. Siamo lieti di aver reso disponibili in Italia nuove opzioni terapeutiche che, anche in patologie complesse come l’EPN, possono offrire una prospettiva di vita più lunga, libera dai sintomi e dal peso della gestione complessa del percorso di cura. Il nostro impegno va oltre il trattamento farmacologico: lavoriamo insieme ai diversi attori del sistema sanitario per migliorare ogni fase del percorso, dalla diagnosi precoce al monitoraggio, dall’aderenza ai programmi di supporto, promuovendo consapevolezza e fiducia nel dialogo tra paziente e clinico».

Per favorire una maggiore consapevolezza e offrire supporto concreto, è stato attivato il canale online “Cosa sapere sull’EPN? Informati per un migliore controllo”, realizzato da MypersonalTrainer con il supporto di Novartis. Pensato per pazienti e caregiver, il progetto mette a disposizione contenuti specialistici per comprendere meglio la malattia e affrontarne l’impatto nella vita quotidiana, favorendo un percorso di cura più partecipato. L'emoglobinuria parossistica notturna (EPN) L’EPN è una rara, cronica e grave malattia del sangue mediata dal complemento6. Le persone affette da EPN presentano una mutazione acquisita in alcune cellule staminali ematopoietiche (che si trovano nel midollo osseo e possono crescere e svilupparsi in globuli rossi (RBC), globuli bianchi e piastrine) che le porta a produrre RBC suscettibili di distruzione prematura da parte del sistema del complemento7,8. Questo porta all'emolisi intravascolare (distruzione dei globuli rossi all'interno dei vasi sanguigni) e all'emolisi extravascolare (distruzione dei globuli rossi soprattutto nella milza e nel fegato), che causano anemia (bassi livelli di globuli rossi in circolazione), trombosi (formazione di coaguli di sangue), affaticamento e altri sintomi debilitanti9. Si stima che circa 10-20 persone per milione nel mondo vivano con l’EPN10. Sebbene l’EPN possa svilupparsi a qualsiasi età, viene spesso diagnosticata in persone tra i 30 e i 40 anni11,12.

riferimenti

1Michael J. Cascio, Thomas G. DeLoughery, Anemia: Evaluation and Diagnostic Tests, Medical Clinics of North America, Volume 101, Issue 2, 2017, Pages 263-284, ISSN 0025-7125, ISBN 9780323509800, https://doi.org/10.1016/j.mcna.2016.09.003. 2Risitano AM, Marotta S, Ricci P, Marano L, Frieri C, Cacace F, Sica M, Kulasekararaj A, Calado RT, Scheinberg P, Notaro R and Peffault de Latour R (2019) Anti-complement Treatment for Paroxysmal Nocturnal Hemoglobinuria: Time for Proximal Complement Inhibition? A Position Paper From the SAAWP of the EBMT. Front. Immunol. 10:1157. doi:10.3389/fimmu.2019.01157 3Michael J. Cascio, Thomas G. DeLoughery, 2017. 4Risitano AM, Marotta S, Ricci P, et al. 2019. 5Risitano AM, Marotta S, Ricci P, et al. 2019. 6Schrezenmeier H, Kulasekararaj A, Mitchell L, et al. One-year efficacy and safety of ravulizumab in adults with paroxysmal nocturnal hemoglobinuria naïve to complement inhibitor therapy: open-label extension of a randomized study. Ther Adv Hematol. 2020; 11:2040620720966137. doi:10.1177/2040620720966137. 7Dingli D, Matos JE, Lehrhaupt K, et al. The burden of illness in patients with paroxysmal nocturnal hemoglobinuria receiving treatment with the C5-inhibitors eculizumab or ravulizumab: results from a US patient survey. Ann Hematol. 2022;101(2):251-263. doi:10.1007/s00277-021-04715-5 8Risitano AM, Marotta S, Ricci P, et al. 2019. 9Dingli D, Matos JE, Lehrhaupt K, et al. 2022. 10 Dingli D, Matos JE, Lehrhaupt K, et al. 2022. 11 Risitano AM, Rӧth A, Kulasekararaj A, et al. Oral Iptacopan Monotherapy Has Superior Efficacy to Anti-C5 Therapy in Patients with Paroxysmal Nocturnal Hemoglobinuria and Residual Anemia. Results from the Phase III APPLY-PNH Study. Presented at 49th Annual Meeting of the European Society for Blood and Marrow Transplantation (EBMT); April 23-26, 2023; Paris, France. 12 Cançado RD, Araújo A da S, Sandes AF, et al. Consensus Statement for Diagnosis and Treatment of Paroxysmal Nocturnal Haemoglobinuria. Hematol Transfus Cell Ther. 2021;43(3):341-348.

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