Sicpre, procedura a carico del Ssn. Schillaci, ricostruire il seno dopo il tumore è essenziale
In Italia il tumore al seno colpisce 1 donna su 8 nel corso della vita. Nella grande maggioranza dei casi, la cura oncologica comporta un intervento chirurgico più o meno demolitivo e per recuperare l'integrità fisica, o semplicemente forme naturali e gradevoli, è necessario un intervento ricostruttivo. Il 15 ottobre in tutto il mondo si celebra il Bra Day, la giornata internazionale per la consapevolezza della ricostruzione mammaria post-oncologica, e in Italia ancora non tutte le donne che ne avrebbero i requisiti accedono, per motivi diversi, alla ricostruzione: oggi, rileva la Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica (Sicpre), solo il 50% delle donne sceglie infatti di ricostruirsi, ma nelle Breast Unit la percentuale di coloro che ricevono una ricostruzione immediata è notevolmente più alta. Da qui, afferma la Società scientifica, la necessità di sensibilizzare le pazienti, e non solo, su questo argomento.
In base al Registro nazionale degli impianti protesici mammari, sono circa 59.000 le protesi mammarie impiantate ogni anno, di cui il 63% posizionate per finalità estetiche e il 37% per finalità ricostruttiva, con un totale di circa 41.000 pazienti impiantati annualmente. "Ogni anno, in occasione del Breast Reconstruction Awareness Bra Day, la Sicpre organizza un evento rivolto al pubblico.
Schillaci, ricostruire il seno dopo il tumore è essenziale
"La ricostruzione mammaria, garantita dal Servizio Sanitario Nazionale, rappresenta una parte essenziale della terapia. Offrire a una donna la possibilità di un intervento immediato significa aiutarla a superare la malattia accompagnandola verso un ritorno più sereno alla vita quotidiana". Lo afferma il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un messaggio in occasione dell'evento Bra Day Sicpre 2025 'Col seno di poi. Cibo e arte per superare la malattia', promosso dalla Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica (Sicpre). Il Ministero della Salute, ha sottolineato Schillaci, "insieme alle Regioni, sta lavorando per rendere la rete dei centri di senologia sempre più capillare, per ridurre le disparità territoriali e assicurare a tutte le pazienti pari opportunità di accesso e di trattamento". Il Bra Day - l'appuntamento dedicato alla consapevolezza e all'informazione sulla ricostruzione mammaria che si celebra nel mondo ogni anno il terzo mercoledì di ottobre - è "un appuntamento di grande valore che - ha detto Schillaci - unisce scienza, arte e sensibilità sociale intorno a un tema che tocca la vita di moltissime donne: la possibilità di ritrovare la propria immagine e la propria forza dopo un tumore al seno". Con oltre 53.000 nuove diagnosi ogni anno, ha ricordato il ministro, "il carcinoma mammario è la neoplasia più frequente tra le donne. Oggi, grazie alla ricerca, alle terapie personalizzate e al lavoro delle Breast Unit, sono stati raggiunti risultati straordinari: nelle diagnosi precoci, i tassi di sopravvivenza superano il 90 per cento". Ma la cura, ha concluso, "non è solo clinica. È anche attenzione alla dimensione psicologica, alla dignità e all’identità femminile".
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