
Solo il 33% pratica sport regolarmente, mentre uno su cinque è sedentario
Pochi dolci e poco alcol, ma anche poca prevenzione, mentre sullo sport sono divisi a metà: è l’identikit dei giovani italiani e delle loro scelte in fatto di salute, secondo quanto emerge dall’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute in collaborazione con Nomisma, che ha interrogato un campione di mille under 40 italiani. Dalla ricerca emerge, innanzitutto, una certa trascuratezza sul fronte della prevenzione: solo il 41% fa controlli regolari a scopo preventivo, mentre la maggioranza (55%) non fa visite se non riscontra dei sintomi. Questo atteggiamento fa sì che, ad esempio, il 38% degli under 40 non abbia mai effettuato una visita dermatologica, il 34% non si sia mai sottoposto a un elettrocardiogramma, e quasi una giovane donna su tre (29%) non vada dal ginecologo da almeno 3 anni. Questo nonostante il 90% degli intervistati condivida l’idea che sia importante fare regolarmente controlli di prevenzione.
Molti danno poca attenzione anche all’attività fisica: solo un giovane su tre (33%) pratica sport in maniera regolare, a cui si aggiunge un 21% che lo fa in maniera saltuaria.
La grande maggioranza degli under 40 intervistati tende, inoltre, a fare tutti e tre i pasti principali, ma è molto frequente che capiti di saltarne uno: succede almeno una volta a settimana a due giovani su cinque (39%). E anche se solo il 23% cerca esplicitamente di avere uno stile alimentare con pochi grassi, sono in tanti a rinunciare ai dolci, con il 39% che dice di mangiarli al massimo una volta a settimana. Quasi uno su due evita nella sua settimana tipo anche le bevande gassate (46%) e zuccherate (44%). Infine, questa moderazione si riscontra anche nel consumo di alcol: circa la metà beve alcolici meno di una volta a settimana, e più di uno su quattro (28%) evita del tutto sia il vino che la birra. Ancora più alta la percentuale di chi si astiene dai superalcolici, pari a un terzo del campione (34%).
Gli incrementi complessivi saranno di 3.052 euro lordi annui per medici e veterinari e 1.600 euro per gli infermieri. CIMO-FESMED: Corte Conti conferma nostre preoccupazioni sulla precarietà degli aumenti di stipendio dei sanitari
La Liguria si conferma la regione più longeva d'Italia
Fimmg: "Manovra, subito un Piano Marshall per la medicina territoriale. I dati confermano una medicina generale in codice rosso". L’85% delle risorse del taglio Irpef va ai più ricchi
Lieve miglioramento in alcuni Paesi; il 3% è sottopeso
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Commenti