
A Fabriano, la telemedicina e la prevenzione attiva ridisegnano il futuro dell’assistenza agli anziani. Il progetto "Ben-Essere Senior" offre uno modello innovativo di sanità di prossimità per l'Italia che invecchia, con risultati che potrebbero ispirare altre realtà del Paese.
Un anziano su due in Italia è affetto da più patologie croniche, e per molti di loro l'accesso a cure tempestive e continuative rappresenta una sfida quotidiana. A Fabriano, una città delle Marche con una delle percentuali di anziani più alte della regione, nasce una risposta innovativa alla crescente domanda di sanità per la popolazione over 65: il progetto “Ben-Essere Senior”. Un'iniziativa che, grazie alla telemedicina e alla sinergia tra il Comune, l'Università di Urbino, la Caritas e il Terzo Settore, sta cambiando il volto della prevenzione nella popolazione anziana.
Da settembre a novembre 2025, un’équipe composta da medici, ricercatori e volontari ha raggiunto 18 frazioni del territorio fabrianese, portando direttamente nelle case degli anziani screening sanitari e consulenze mediche. Il risultato è stato un quadro preciso della salute della popolazione anziana, con 114 esami clinici raccolti e un notevole numero di follow-up suggeriti per patologie croniche come ipertensione, malattie cardiovascolari, diabete e osteoporosi.
Un territorio fragile, ma partecipe
Fabriano, con un indice di vecchiaia di 255,4 (tra i più alti delle Marche), è un esempio lampante delle difficoltà che le aree interne italiane devono affrontare nell’assistenza agli anziani. La maggior parte degli ultraottantenni monitorati nel progetto “Ben-Essere Senior” presenta più patologie croniche: ben il 65% degli anziani è affetto da ipertensione, il 45% ha malattie cardiovascolari e il 50% soffre di ipercolesterolemia. Inoltre, il 66% dei pazienti necessita di controlli specialistici, soprattutto in ambito cardiologico e metabolico.
Questi dati evidenziano come la popolazione fabrianese, pur essendo particolarmente fragile, sia altrettanto partecipativa e desiderosa di un monitoraggio continuo, con un forte bisogno di servizi sanitari accessibili. La tecnologia ha svolto un ruolo fondamentale in questo contesto: attraverso dispositivi portatili e una piattaforma di refertazione remota sviluppata dalla Medea, è stato possibile effettuare elettrocardiogrammi e altri esami di base, con i risultati inviati in tempo reale ai medici di famiglia.
La telemedicina come ponte per la prevenzione
Nel territorio vasto e articolato di Fabriano, composto da oltre 40 frazioni, la telemedicina si è rivelata un mezzo essenziale per superare le difficoltà logistiche e rendere la prevenzione accessibile anche ai cittadini più isolati. Grazie a tecnologie digitali avanzate, è stato possibile garantire una continuità di assistenza, riducendo il numero di visite ospedaliere e migliorando la qualità della vita degli anziani.
Maurizio Serafini, assessore alla Comunità e alla Solidarietà di Fabriano, ha dichiarato: «Il valore più grande di questo progetto è stato quello di portare la prevenzione nei luoghi della vita quotidiana, dimostrando che l'invecchiamento non è solo una questione clinica, ma anche relazionale e culturale. La nostra comunità ha scelto di ascoltare e includere ogni persona.»
L’importanza della solidarietà e del lavoro di rete
Oltre alla componente tecnologica, il progetto ha messo in evidenza l'importanza dell’ascolto umano. Il coinvolgimento dei volontari della Caritas, insieme al personale socio-sanitario, ha reso l'iniziativa un vero e proprio ponte tra il digitale e la dimensione umana. Le dottoresse volontarie della Caritas di Fabriano-Matelica sottolineano: «Conoscere la condizione degli anziani ci permette di progettare interventi mirati, integrando sanità, ascolto e comunità.»
Il modello di Fabriano non riguarda solo l’innovazione tecnologica, ma anche la creazione di una rete di supporto che, attraverso la collaborazione tra istituzioni, università e terzo settore, punta a ridurre il rischio di isolamento sociale e a rafforzare i legami tra le generazioni.
Un esempio per l’Italia che invecchia
Fabriano, con la sua iniziativa, non è solo un esempio di risposta alle esigenze di un territorio che invecchia, ma rappresenta anche un modello di sanità sostenibile e di prossimità che potrebbe essere replicato in altre realtà italiane. La combinazione di ricerca, tecnologia e solidarietà ha dimostrato che è possibile affrontare le sfide della popolazione anziana con un approccio integrato che non solo cura, ma previene, ascolta e include.
Con un numero crescente di anziani e patologie croniche, l'Italia si trova di fronte a una delle sfide più grandi del suo sistema sanitario. Il progetto “Ben-Essere Senior” di Fabriano offre una strada concreta per garantire una sanità di qualità anche nelle aree più fragili, dimostrando che la tecnologia può essere un alleato potente nella lotta contro l'invecchiamento, ma solo se accompagnata da un impegno costante nella costruzione di comunità coese e inclusive.
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