
L’iniziativa dell’Asp di Catania, prevista nel Programma Nazionale Equità nella Salute 2021-2027 e cofinanziata dall’Unione Europea, coinvolge leader di comunità e associazioni per rafforzare la rete territoriale e migliorare l’accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini più vulnerabili.
C'è ancora tempo per aderire al progetto “Mediazione di Sistema”, promosso dall’Asp di Catania nell'ambito del Programma Nazionale Equità nella Salute 2021-2027, cofinanziato dall'Unione Europea. L'iniziativa mira a rafforzare la rete territoriale e a migliorare l'accesso ai servizi sanitari per i cittadini più fragili, coinvolgendo leader di comunità e associazioni locali.
Il bando, pubblicato il 24 novembre e valido fino al 4 dicembre, è rivolto a chi rappresenta un punto di riferimento nelle proprie comunità, in particolare a leader locali, associazioni, gruppi di cittadini di Paesi terzi e rappresentanti delle comunità Rom, Sinti e Caminanti. L’avviso completo, con modulistica e istruzioni, è disponibile sul sito dell’Asp di Catania, nella sezione "Avvisi".
Il Programma Nazionale Equità nella Salute (PNES), finanziato con fondi FSE+, ha l'obiettivo di ridurre le disuguaglianze sanitarie e di garantire una presa in carico integrata delle persone vulnerabili. A livello regionale, il programma è realizzato dalla Regione Siciliana attraverso le Aziende sanitarie provinciali.
Un progetto per chi resta ai margini
“Mediazione di Sistema” si rivolge in particolare a chi spesso non accede ai servizi sanitari: persone senza documenti anagrafici, residenti in insediamenti informali, e gruppi difficili da raggiungere tramite i canali istituzionali tradizionali. In questo contesto, l’Asp di Catania ha attivato Ambulatori PNES nelle città di Catania, Adrano, Bronte e Caltagirone, offrendo prestazioni gratuite e percorsi di cura personalizzati.
Servizi gratuiti per i più vulnerabili
Negli ambulatori, gli utenti possono accedere a:
Consulenze mediche e specialistiche
Farmaci di fascia A e C
Cure odontoiatriche e protesi mobili
Attività di orientamento e supporto ai servizi socio-sanitari.
I leader di comunità selezionati per il progetto svolgeranno un ruolo chiave nell'intermediazione, favorendo l'accesso alle cure e aiutando a costruire un rapporto di fiducia tra i cittadini e i servizi sanitari.
Il programma e gli obiettivi
Con un finanziamento di 43.861,42 euro e una durata fino al 1° dicembre 2029, il progetto prevede una serie di attività, tra cui:
Mappatura del territorio e delle realtà associative
Attivazione di tavoli di coordinamento
Outreach e case management
Supporto di mediatori culturali
Produzione di materiale informativo in più lingue
Monitoraggio continuo con report annuali.
L’obiettivo finale è costruire una rete stabile e collaborativa tra istituzioni, terzo settore e comunità, per rendere la sanità più accessibile, equa e vicina alle persone.
Il sindacato chiede quindi a chi governerà la regione impegni precisi, cui farà seguito la collaborazione e l’impegno del sindacato per salvaguardare il diritto del cittadino, costituzionalmente protetto, alla migliore sanità pubblica possibile
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