Canali Minisiti ECM

Genetica preimpianto e selezione embrionaria: la rivoluzione silenziosa che cambia la procreazione medicalmente assistita

Genetica Redazione DottNet | 05/12/2025 14:06

Il Congresso Nazionale S.I.d.R.-SIPO a Roma esplora la genetica preimpianto e la selezione embrionaria: la chiave per una PMA sempre più personalizzata ed efficace.

La genetica preimpianto e le tecniche di selezione embrionaria stanno rivoluzionando la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), aprendo nuove frontiere per il trattamento dell'infertilità. Questi temi sono stati al centro del Congresso Nazionale della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.), che si è svolto presso l'Università Medica Internazionale UniCamillus di Roma, in collaborazione con la Società Italiana Policistosi Ovarica (SIPO).

"La genetica preimpianto – ha dichiarato il Professor Ermanno Greco, Presidente della S.I.d.R. – ha un impatto fondamentale sulla personalizzazione dei trattamenti di fertilità, migliorando i tassi di gravidanza e la sicurezza riproduttiva, specialmente per donne oltre i 35 anni, una fascia di età sempre più comune nelle coppie che si rivolgono alla PMA”.

La PMA, infatti, ha visto un crescente ricorso a tecniche avanzate per selezionare gli embrioni più promettenti, grazie anche all'integrazione della genetica preimpianto, che consente di analizzare e selezionare embrioni privi di anomalie cromosomiche, riducendo il rischio di aborto e aumentando il successo dei trattamenti.

pubblicità

In particolare, il congresso ha approfondito il ruolo delle tecniche come la Diagnosi Genetica Preimpianto per anomalie cromosomiche (PGT-A), che, in combinazione con strumenti genomici ad alta risoluzione, permette di identificare gli embrioni con maggiore potenziale riproduttivo. Con l'introduzione del mosaicismo embrionale – la presenza contemporanea di cellule sane e malate in un singolo embrione – la medicina riproduttiva sta cambiando paradigma. L’analisi combinata di genetica, morfologia, morfocinetica e intelligenza artificiale (AI) applicata al time-lapse sta migliorando l'accuratezza delle diagnosi e riducendo i trasferimenti di embrioni inutili.

Uno degli aspetti più discussi al congresso è stato proprio il mosaicismo, una delle sfide più delicate e in continua evoluzione, su cui gli esperti hanno sottolineato l'importanza di un approccio trasparente e basato su evidenze scientifiche. Nonostante il potenziale di queste tecnologie, è emerso un avvertimento: non bisogna alimentare aspettative irrealistiche da parte delle coppie, ma piuttosto fornire informazioni chiare sulle reali probabilità di successo.

Nel corso del congresso, è stato anche affrontato l'impatto delle nuove terapie, come la biostimolazione ovarica con PRP (Plasma Ricco di Piastrine), che potrebbe rappresentare una soluzione promettente per le donne con riserva ovarica ridotta. Tuttavia, come evidenziato dal Professor Greco, i dati attuali sono contrastanti e il trattamento necessita ancora di validazione clinica in studi randomizzati.

La partecipazione della politica è stata significativa, con l’intervento dell’On. Maria Elena Boschi, che ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla fertilità, proponendo politiche più inclusive e accessibili, come il supporto economico per il congelamento degli ovociti. "La natalità in Italia è in forte crisi e le coppie affrontano sempre più difficoltà nel concepire, spesso troppo tardi", ha affermato Boschi. "Serve un impegno concreto per garantire informazioni e risposte adeguate."

Dal punto di vista accademico, il Rettore di UniCamillus, Prof. Gianni Profita, ha sottolineato il valore umano e sociale di un congresso che, oltre a fornire conoscenze scientifiche, si pone l’obiettivo di ascoltare e accompagnare le coppie nel loro percorso emotivo. "Accogliere questo congresso a UniCamillus è un onore. La medicina deve rispondere non solo ai bisogni clinici, ma anche alle fragilità umane", ha affermato il Rettore, ribadendo l’importanza di un approccio globale alla fertilità.

Il Congresso ha offerto uno spunto per riflettere su come la combinazione di genetica, tecnologie avanzate e supporto psicologico possa contribuire a un futuro più sereno e consapevole per le coppie che affrontano la sfida dell’infertilità, e ha confermato la PMA come una delle aree mediche in più rapida evoluzione, con un impatto sempre maggiore sulla salute riproduttiva e sulla qualità della vita.

Commenti

I Correlati

Ti potrebbero interessare

Ultime News

Più letti