Simg, servono risorse per gestire i pazienti ordinari e quelli Covid
"Con la pandemia, il carico di lavoro dei medici di famiglia è esploso. Si parla molto di noi nella gestione del Covid, dimenticandosi che dobbiamo gestire l'attività ordinaria: ora che l'emergenza dura da 9 mesi, dobbiamo scegliere che indirizzo dare alle cure primarie". Questa la denuncia che arriva dal 37/mo Congresso Nazionale della Società italiana di Medicina generale (Simg), in corso sino a domenica 29 novembre. "Servono dunque nuove risorse per potenziare la Medicina di famiglia dotandola di personale amministrativo e infermieristico", tanto più se la si vuole coinvolgere nel contact tracing, sottolinea Alberto Magni, Responsabile Simg delle politiche giovanili. A seguito del progressivo invecchiamento della popolazione "i medici di medicina generale sono passati da 7 contatti annui per paziente nel 2009, a 10 contatti nel 2019, con un aumento del 30%. In questo contesto si è inserita l'emergenza coronavirus che ha determinato, nella prima ondata, uno sbilanciamento dell'attività professionale nei confronti della gestione del paziente affetto da Covid-19.
Il rapporto Oms rileva che già oggi oltre l'85% dei medici di famiglia è dotato di sistemi potenzialmente in grado di condividere in maniera sicura le informazioni cliniche con gli altri professionisti
"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"
“Le sfide riguardanti il sistema sanitario italiano, in particolare la medicina di famiglia, sono complesse e richiedono un'ampia trattazione non riassumibili in articoli generici o comunicati stampa"
Aumenteranno le ore, dalle attuali 3 alle future 6. Gli studi dovranno essere più facilmente fruibili, non trovarsi a un terzo piano senza ascensore ma fronte strada per essere raggiungibili da tutti
Il rapporto Oms rileva che già oggi oltre l'85% dei medici di famiglia è dotato di sistemi potenzialmente in grado di condividere in maniera sicura le informazioni cliniche con gli altri professionisti
“Le sfide riguardanti il sistema sanitario italiano, in particolare la medicina di famiglia, sono complesse e richiedono un'ampia trattazione non riassumibili in articoli generici o comunicati stampa"
Aumenteranno le ore, dalle attuali 3 alle future 6. Gli studi dovranno essere più facilmente fruibili, non trovarsi a un terzo piano senza ascensore ma fronte strada per essere raggiungibili da tutti
Scotti: "La nuova medicina di famiglia sarà sicuramente tecnologica ma la relazione con il paziente resterà il fulcro"
Commenti