Gli italiani mangiano più frutta. Nel 2009 gli acquisti familiari sono aumentati in quantità del 4,4% in media, con punte del +27% per i kiwi. E' quanto emerge da un'analisi della Coldiretti, condotta sulla base dei dati Ismea-Ac Nielsen relativi al primo trimestre dell'anno, che evidenzia una positiva inversione di tendenza nei consumi alimentari degli abitanti della Penisola. Un trend confortante anche sul piano della salute.
"Si tratta di un dato particolarmente significativo - sostiene la Coldiretti - dopo che il crollo del 20% nei consumi familiari di frutta e verdura, avvenuto negli ultimi 5 anni, sembrava segnare inesorabilmente una tendenza all'abbandono dei principi della dieta mediterranea soprattutto nelle giovani generazioni". Una 'conversione'che metteva "a rischio la 'forma' e la salute degli italiani", come dimostra il fatto che il 35% dei cittadini è obeso o in sovrappeso - ricorda l'associazione - con problemi "che non riguardano solo il fattore estetico, ma incidono notevolmente anche sulla salute, perché sono un importante fattore di rischio per molte malattie" fra cui patologie cardiovascolari, diabete e tumori.
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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