Elevati livelli di piombo, metallo noto per la sua neurotossicità, sono in grado di bloccare la progressione della sclerosi laterale amiotrofica, la malattia nota anche come "morbo di Lou Gehrig", dal nome del famoso giocatore di baseball che fu la prima vittima della patologia.
A sostenerlo è uno studio condotto dai ricercatori dell`Instituto Clemente Stabile e dell`Università della Repubblica di Montevideo (Uruguay) e dalla Oregon State University (Stati Uniti) e pubblicata sulla rivista Neurobiology of Disease.
I risultati hanno sorpreso i ricercatori, dal momento che il piombo è un noto fattore di rischio per la Sla. Il paradosso, spiegano gli studiosi, non è stato ancora pienamente compreso, ma difficilmente il piombo potrà costituire la base per una terapia, dal momento che risulta tossico per il sistema nervoso. Gli scienziati assicurano comunque che il fenomeno può portare ad approcci alternativi promettenti per la terapia genica.
Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”
"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"
Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"
Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale
Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”
"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"
Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"
Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale
Commenti