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Fofi, così la riforma per la laurea in farmacia

Farmacia Redazione DottNet | 26/06/2013 18:44

Sulla riforma del piano di studi per la laurea in farmacia e Ctf pedale a tavoletta con il placet di tutte le componenti della professione. E’ l’esito dell’incontro organizzato oggi dalla Fofi con le sigle della categoria per un prima consultazione sui punti nodali del progetto: ridefinizione dei percorsi formativi, adozione del numero chiuso, revisione dell’esame di Stato per modalità e contenuti.

Consistente l’elenco dei partecipanti: oltre alla Federazione degli Ordini (rappresentata dal presidente Mandelli e dal vicepresidente D’Ambrosio Lettieri) hanno preso parte alla riunione Federfarma (con il tesoriere nazionale, Alessandro Fumaneri, e il presidente del Sunifar, Alfredo Orlandi), Sifo e Sinafo, Fiafant, Fenagifar, Aiisf (Associazione italiana informatori scientifici del farmaco) e la giunta della Conferenza dei direttori dei dipartimenti di Farmacia (ex presidi di facoltà), guidata dal presidente Ettore Novellino.  Nel corso dell’incontro, ogni sigla ha proposto contributi e riflessioni sui contenuti della riforma. Tra i punti maggiormente dibattuti il numero chiuso, a proposito del quale i rappresentanti dell’università hanno rassicurato sulle eventuali modalità applicative: nel caso passasse, i tetti verranno ridistribuiti tra le sedi accademiche nel rispetto delle specificità locali.

Per quanto concerne il percorso di studi, invece, ha trovato tutti d’accordo l’idea di un adeguamento dei curricula agli attuali e futuri ruoli della professione, con l’inserimento quindi di tematiche riguardanti – tra le altre cose – la farmacoeconomia e la pharmaeutical care.  I contenuti della riforma, in ogni caso, devono ancora essere messi nero su bianco. A tale scopo è già stato fissato un secondo incontro, per il 15 luglio, in cui si comincerà a ragionare più concretamente sulle proposte. Ampiamente condivisa, comunque, la necessità di fare in fretta: a meno di imprevisti, la riforma dovrebbe diventare realtà entro il novembre del 2014, in modo da “sfornare” i primi laureati attorno al 2020.

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Fonte: federfarma, fofi

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