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Costi standard, cinque le regioni virtuose

Sanità pubblica Redazione DottNet | 30/07/2013 18:52

Umbria, Marche, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Sono queste le cinque “virtuose” tra le quali Governo e Regioni dovranno individuare le tre Regioni “benchmark” che faranno da riferimento per la definizione dei costi standard, il sistema che da quest’anno determinerà ammontare e riparto del fondo sanitario nazionale.

 Il quintetto è stato selezionato oggi dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in vista dell’incontro del 1 agosto con i governatori, nel quale dovrebbe essere ratificata la valutazione. La scelta, in ogni caso, è stata effettuata prendendo in considerazione i bilanci regionali 2011: soltanto in quattro (Umbria, Marche, Lombardia, Veneto) sono riuscite a rispettare l’equilibrio contabile e a risultare in regola nell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), mentre la quinta (l’Emilia Romagna) è quella che – sempre nel rispetto dei Lea – aveva fatto registrare il deficit più contenuto.  Completata la prima scrematura, il Ministero ha quindi costruito una graduatoria tra le cinque regioni sulla base di una serie di indicatori di qualità (degenza preoperatoria, media degli interventi per frattura di femore effettuati entro le 48 ore, ricoveri con Drg chirurgici) e di alcuni valori di spesa, tra i quali la farmaceutica pro-capite pesata.

Per quest’ultima, in particolare, la graduatoria vede in testa il Veneto con una spesa procapite di 211,56 euro, seguono l’Umbria con 212,11, l’Emilia Romagna con 223,91, la Lombardia con 246,84 e infine le Marche con 255,56. Sommati tutti i valori, invece, la classifica finale per qualità ed efficienza dei servizi vede al primo posto l’Umbria, seguita nell’ordine da Emilia Romagna, Marche, Lombardia e Veneto. Ma nella scelta del terzetto finale, Governo e Regioni non saranno tenuti a rispettare il podio.

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Fonte: federfarma

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