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Omceo Milano processa il medico anti vaccini: ci sarà massimo rigore

Professione Redazione DottNet | 23/01/2017 21:14

Sempre presente online e sui social Dario Miedico è stato convocato a Milano dopo il procedimento aperto nei suoi confronti: rischia la radiazione

“Massimo rigore e massima severità”. E’ quello che chiede Roberto Burioni, medico paladino dei vaccini molto seguito sui social network, a Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei medici di Milano (nella foto), che per i prossimi giorni ha convocato due camici bianchi iscritti all’Omceo per chiedere conto di alcune affermazioni contenute in video postati in Rete, in cui si affronta in maniera molto critica il tema delle vaccinazioni.  Uno di loro è Dario Miedico, noto per le sue tesi al riguardo.

Per lui la convocazione è fissata il 27 gennaio e il camice si presenterà, come lui stesso ha fatto sapere autorizzando la pubblicazione di una sua lettera aperta indirizzata all’Ordine sulla pagina Facebook dell’associazione Comilva, altra realtà molto attiva per esempio con petizioni contro l’obbligo vaccinale per l’iscrizione agli asili nido.

“Ritenevo che il tempo dei processi alle streghe fosse stato in qualche modo superato”, scrive definendo l’incontro all’Ordine dei medici di Milano “un’opportunità inaspettata” per fare “pubblicamente strame di tutta una serie di affermazioni, accuse e menzogne che mi sono state attribuite”.

Il riferimento, spiega, è a chi lo addita come un ‘antivax’. “Non è vero che sono contrario alle vaccinazioni, affermazione stupida prima ancora che falsa”, si difende Miedico, dopo aver ricordato che “in qualità di medico legale” si occupa “da quasi 40 anni” del tema, e in particolare “di centinaia di casi di reazioni avverse a vaccinazione anche gravi e persino mortali”. Il camice bianco si definisce piuttosto “critico rispetto alle modalità con le quali vengono praticate le vaccinazioni”, e sull'”obbligatorietà per legge”. Ma anche “fortemente critico rispetto alla mancata informazione, soprattutto relativamente alle possibili reazioni avverse”, e “sulla scarsa attenzione con la quale spesso i piccoli vengono monitorati prima e dopo la vaccinazione”.

 Miedico parteciperà dunque all’incontro, ma avverte: “Mi rifiuterò di prestare il fianco a un processo antistorico e illiberale che fa ripiombare l’Italia nei più bui periodi dell’Oscurantismo medioevale o quantomeno in quelli degli anni ’60 quando, a fronte del rifiuto vaccinale, qualche fanatico residuo del ventennio azzardava al Tribunale dei minori la richiesta della sospensione della patria potestà ai genitori e la vaccinazione coatta”.  Antivax o per la libertà di vaccinazione? Intanto, in un’intervista pubblicata sempre sul web, in un sito molto combattivo e all’interno di un pezzo che ha come titolo ‘Vaccini Killer/Tutte le vergogne di Stato’, Miedico contesta le modalità attuali di vaccinazione, parlando fra le altre cose di “utilizzo di coadiuvanti a loro volta molto pericolosi” e spiegando che “tutto ciò può portare a reazioni avverse anche gravi e gravissime, che possono causare danni al sistema immunitario, all’encefalo, al sistema nervoso, tutti con ulteriori possibili complicanze sia cognitive che agli altri organi”.

E ancora punta il dito contro “elementi come formaldeide, squalene e alluminio, tutti tossici e in quantità esagerate rispetto al peso corporeo dei soggetti destinati a riceverle”, e attacca la “solita ignoranza scientifica somministrata per legge” e altri medici: “Dobbiamo tener presente che il 90 per cento degli ‘scienziati’ chiamati a esprimere alti pareri in questo delicatissimo tema dipendono dalla generosità di Big Pharma, sono consulenti o remunerati per relazioni, convegni, e via di questo passo dalle industrie farmaceutiche”. Burioni non ci sta: “Speriamo che l’Ordine dei medici di Milano gli chieda conto delle basi scientifiche di queste affermazioni, visto che – secondo la letteratura scientifica che io conosco – le cose stanno molto diversamente”.

 “Un medico che spaventa una mamma paventando rischi inesistenti legati alla vaccinazione non può secondo me essere un medico”, sottolinea Burioni in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. “Ho sempre affermato – incalza – che il ruolo dell’Ordine dei medici è fondamentale nel proteggere la dignità della nostra professione e la sicurezza dei pazienti e infine della società”.  “Siamo quindi a un punto importantissimo e decisivo – conclude – L’Ordine dei medici di Milano si è mostrato coraggioso e ha mantenuto le promesse e per questo merito tutto il nostro plauso. Il risultato di questa audizione, e quello che ne seguirà, farà capire a tutti – medici e pazienti – quali sono i doveri di un medico nei confronti dei propri assistiti e della società. Tutti voi pazienti e tutti noi medici sapremo cosa significa finalmente la parola ‘medico’. Questo grazie all’Ordine di Milano”.  

fonte: adn

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