La truffa è stata smascherata grazie ad una farmacista che ha annotato e segnalato i movimenti del gruppo di extra comunitari
Gli agenti della Polizia di Stato hanno fermato due egiziani residenti a Milano, di 43 e 22 anni, per ricettazione, sequestrando oltre 4.500 confezioni di farmaci, tra i quali alcuno contenenti il principio attivo del Viagra, che i due importavano illegalmente dall'Egitto. Il più anziano è anche stato denunciato per truffa aggravata. Le indagini dei poliziotti del Commissariato Porta Genova erano iniziate con la segnalazione da parte di una farmacista che aveva denunciato un probabile utilizzo fraudolento da parte di cittadini nord-africani di ricette mediche per l'acquisto di farmaci per conto di altre persone.
Tra i farmaci sequestrati l'Oxicontin ed il Contramal oppiacei che vengono abitualmente utilizzati da eroinomani e da consumatori di hashish e marijuana per aumentarne gli effetti psicotropi. In casa dei due è stata individuata un'altra tipologia di farmaco, il Sildenafil, principio attivo Viagra, che i fermati importavano dall'Egitto per rivenderlo successivamente in Italia.
I due egiziani fermati sono Abdel Mabi Tawfik, di 44 anni (con precedenti per reati contro il patrimonio, furto, ricettazione, spaccio di medicinali e violenza sessuale), e Mohamed Gamal Daoud, un incensurato di 22. Sono accusati entrambi di ricettazione e il primo anche per truffa ai danni dello Stato. Indagati anche due connazionali di 42 e 43 anni che avevano il ruolo di corrieri. Avevano a disposizione il ricettario di un medico che solo dopo ha denunciato il furto dal suo studio.
Il professionista, infatti, non è indagato. Utilizzando le ricette col timbro del medico, i due egiziani inviavano i "cavallini" per comprare medicinali costosi a spese del sistema sanitario pubblico, ripagando poi il corriere con 20 euro. L'acquisto è sembrato strano a diversi farmacisti della zona sud-ovest di Milano, che a metà gennaio hanno deciso di creare un gruppo su WhatsApp per condividere le fotografie dei prodotti insoliti richiesti dai clienti sospetti. La svolta arriva il 18 gennaio, quando una farmacista invita il cliente a tornare il giorno dopo perché in quel momento il farmaco richiesto non era disponibile.
La donna, però, aveva già denunciato gli episodi due giorni prima agli agenti del commissariato Porta Genova diretto da Manfredi Fava, che il 19 si sono appostati davanti alla farmacia. Hanno seguito il nordafricano e successivamente sono arrivati in un appartamento in via Borsi 14, dove hanno trovato i due complici con borsoni pieni di medicinali pronti per partire per l'Egitto. Daoud aveva le tasche piene di blister, Tawfik un biglietto aereo. Gli investigatori hanno scoperto che i medicinali servivano come merce di scambio per portare in Italia scatole di un farmaco egiziano con lo stesso principio attivo del Viagra.
In Italia, inoltre, vendevano anche un pacchetto di oppiaceo più pseudo Viagra, creando una ricetta per lo sballo. In totale sono stati sequestrati 200 blister di Contramal (per un totale di 2.015 compresse) dal valore di 600 euro, 18 blister di Oxiconti (254 compresse) per 936 euro, 18 blister dello psicofarmaco Quetiapina Eurogenerici (120 compresse) per 144 euro, 237 blister di finto Viagra (2.245 compresse) per 22.450 euro.
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