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Orologio-placenta dietro la depressione post parto

Ginecologia Redazione DottNet | 03/02/2009 18:35

L'ormone soprannominato 'orologio della placenta', ovvero l'ormone placentare di liberazione della corticotropina (pCRH) può predire se la neomamma soffrirà di depressione post-partum.

E' la scoperta di Ilona Yim dell'Università di Irvine in California pubblicata sulla rivista Archives of General Psychiatry. Gli esperti hanno trovato che la concentrazione di pCRH a 25 settimane di gestazione consente di predire i tre quarti dei casi di depressione post-partum. La misura di questo ormone in gravidanza con un semplice prelievo potrebbe permettere di allertare i medici sui rischi che corre la gestante e di seguirla dunque in modo particolare con un sostegno e una preparazione al parto che tenga conto del suo rischio depressione.

L'ormone pCRH viene chiamato orologio della placenta perchè la sua concentrazione cresce con l'avanzare della gravidanza come in preparazione al parto, dopo il quale la concentrazione cala a picco come pure quella di altri ormoni, tant'è che si parla di 'astinenza ormonale' della donna dopo il parto e già in passato si era sospettato che questa 'crisi di astinenza' potesse in qualche modo essere legata alla depressione post-partum.

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Questa riguarda il 20% delle donne negli ultimi mesi di gestazione o dopo il parto, mentre l'80% delle neomamme soffre dei cosiddetti baby blues, sintomi depressivi meno gravi. Gli esperti hanno misurato a più riprese nel sangue di 100 gestanti le concentrazioni di pCRH e visto che le donne che alla 25/ima settimana hanno una concentrazione molto alta di pCRH vanno incontro a depresione post-partum. I livelli di pCRH permettono di predire tre casi su quattro di depressione. Poichè pCRH induce il rilascio di ormone dello stress, cortisolo, è possibile che dietro la depressione post-partum ci sia il brusco squilibrio del controllo ormonale dello stress.

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