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Trieste, pochi vaccini: due pediatri sotto accusa

Infettivologia Redazione DottNet | 26/04/2017 12:28

I medici sono stati sentiti a gennaio per le basse percentuali di bambini sottoposti a profilassi

Tensione massima ancora una volta in Friuli Venezia Giulia, sul fronte delle vaccinazioni per i bambini, al centro di polemiche e di casi controversi legati al rifiuto di alcune famiglie di sottoporre i propri figli alla profilassi obbligatoria.     L'ultimo caso riguarda Trieste, dove due pediatri sarebbero stati messi sotto procedura di accertamento da parte dell'Azienda sanitaria universitaria integrata (AsuiTs) e dall'Ordine dei medici, che hanno riscontrato tra i loro pazienti una percentuale troppo bassa di vaccinazioni, fino al 50% in meno rispetto agli altri colleghi che operano nel territorio giuliano.

Le verifiche sarebbero state avviate a partire da gennaio, e i due pediatri sarebbero stati già convocati per un colloquio.     Al termine degli accertamenti, è possibile una convocazione del medico e la richiesta di una memoria difensiva alla Commissione medica, che agisce in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione dell'AsuiTs.

     Alla base della scarsità di vaccinazioni tuttavia, potrebbero esserci motivi legati non all'operato dei pediatri ma alle convinzioni contrarie alla vaccinazione di molte famiglie delle zone dove essi operano.     Una situazione che riecheggia la "battaglia" intrapresa dal Comune di Trieste, che pochi giorni fa si è visto riconoscere dal Consiglio di Stato la bontà della propria ordinanza che impone la vaccinazione obbligatoria per chi vuole iscrivere i propri figli a nidi e scuole di infanzia.

Due famiglie "anti-vaccino" hanno presentato istanza di annullamento della delibera - approvata all'unanimità dal Consiglio comunale - ma il Tar del FVG l'aveva respinta; la giustizia amministrativa di secondo grado ha respinto ulteriormente la richiesta di sospensiva della sentenza di primo grado. E il Consiglio di Stato - novità di rilievo - ha riconosciuto che la tutela della salute in età prescolare prevale sulle responsabilità genitoriali.     La decisione del Comune era stata presa anche in base ai dati complessivi della copertura vaccinale in tutti i circa 9.000 bambini residenti in città, ben al di sotto del 95% richiesto come soglia di immunità 'di gregge'.

Intanto, anche in FVG si ripercuote il caso di presunte false vaccinazioni da parte dell'assistente sanitaria sottoposta a procedimento amministrativo a Treviso, e che dal 2009 al 2015 aveva operato a Codroipo (Udine). Ieri sono stati effettuati oggi i primi 25 prelievi a un campione di 200 bambini identificati dalla task force istituita da Regione, Aziende sanitarie di Udine e del Friuli Centrale, i cui primi risultati saranno disponibili da mercoledì 3 maggio.

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