
A spingere in alto sono le cure riservate ai bambini, tornati sulla poltrona del dentista dopo anni di crisi
Se nel periodo nero della crisi economica le famiglie hanno tagliato le spese anche sulla salute , tanto che nel 2013 secondo i dati Istat solo il 39% degli italiani si era rivolto al dentista almeno una volta l'anno e il 12% degli under 14 era stato costretto a rinunciare a una visita, ora arriva un dato in controtendenza: i bambini italiani tornano sulla poltrona dell'odontoiatra. Negli ultimi 12 mesi, 9 genitori su 10 hanno dichiarato di aver accompagnato i propri figli dal dentista almeno una volta per un controllo o uno specifico problema dentale. Di questi oltre il 50% una sola volta con punte del 61 e del 55% al Sud e nelle Isole, il 30% almeno un paio di volte, il 10% oltre due volte.
Emerge dall'indagine EduCarie dell'Accademia Italiana di Odontoiatria Conservativa e Restaurativa (AIC), appena effettuata su mille genitori di under 14 e presentata al Congresso Internazionale CONSEURO, che si chiude oggi a Bologna.
"Dopo anni di flessione delle cure dentali, è possibile che la piccola ripresa economica stia consentendo alle famiglie di prendersi maggiormente cura della salute orale- spiega Stefano Patroni, presidente di AIC- un dato incoraggiante, anche se ci sono tanti falsi miti ancora da sfatare". Per migliorare e diffondere la conoscenza della carie, Aic ha promosso la campagna hAICarie. Il progetto ha già coinvolto più di 2000 odontoiatri e ne sensibilizzerà altrettanti entro fine anno, mentre su www.accademiaitalianadiconservativa.it i pazienti potranno trovare informazioni preziose.
Ancora troppo poche, secondo l'indagine, anche le diagnosi tempestive e corrette: il 70% dei dentisti ritiene sufficiente per la diagnosi di carie una visita con la radiografia panoramica, invece soltanto le piccole radiografie endo-orali possono riconoscere tutte le carie, soprattutto quelle piccole fra dente e dente. Eppure solo un odontoiatra su tre ricorre regolarmente alle mini-RX per la diagnosi. Appena il 20% utilizza la diga, un foglio di gomma che isola il dente dalla umidità della bocca durante il trattamento, presupposto fondamentale per avere un campo dentale asciutto e ben visibile al fine di una corretta terapia.
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