Senna (Cao), "già troppi professionisti, rischio disoccupati"
"Troppi, ancora una volta, i posti disponibili per le immatricolazioni a odontoiatria: 1774, vale a dire 239 in più rispetto all'anno scorso e quasi il doppio rispetto al fabbisogno di 970 proposto dalla Commissione albo odontoiatri nazionale". A sottolinearlo, la stessa Cao nazionale, che lancia l'allarme per voce del suo presidente, Andrea Senna, inviando contestualmente una lettera alla ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Una lettera con un "intento costruttivo", sottolinea Senna, e con cui si vuole mettere a disposizione della ministra l'analisi di scenario della Commissione per "addivenire, tutti insieme, a un'adeguata programmazione del fabbisogno formativo odontoiatrico".
La situazione odierna - la posizione del Cao - "si ripropone da almeno un decennio e nel tempo ha portato, in maniera progressiva ed esponenziale, a una vera e propria 'pletora odontoiatrica', formando più professionisti rispetto a quelli che possono essere assorbiti dal mercato del lavoro. Con conseguenze facilmente immaginabili: inoccupazione, disoccupazione, sottoccupazione, fughe verso l'estero di professionisti formati con risorse italiane, possibile livellamento verso il basso della qualità delle prestazioni a causa di una concorrenza selvaggia". Senna auspica che la programmazione ministeriale tenga conto di molteplici fattori: "Il contesto epidemiologico e demografico in cui, dopo i sei anni di formazione, i nuovi odontoiatri si troveranno ad operare; il rapporto ottimale tra professionisti e numero di abitanti, già oggi largamente superato, a causa della errata programmazione degli anni precedenti; la distribuzione dei professionisti sul territorio e le forme in cui esercitano". Infine - aggiunge Senna -, "occorre considerare gli studenti prossimi alla laurea e i laureati all'estero, circa 370 all'anno, che si iscrivono agli Albi italiani".
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