Lo studio delinea un quadro preciso dei caregiver non professionisti in Europa, ossia milioni di donne e uomini che assistono una persona cara in perdita di autonomia
In una società europea che sta invecchiando progressivamente, il caregiving è sempre più una sfida cruciale che coinvolge una parte rilevante della popolazione. Per questo, Clariane - prima comunità di cure sanitarie e assistenza a lungo termine in Europa, presente in Italia con Korian – ha condotto un’indagine inedita con OpinionWay per porre l’attenzione sul tema e presentare un quadro dei caregiver non professionisti in sei Paesi europei: Germania, Belgio, Spagna, Francia, Italia e Paesi Bassi. Secondo Sophie Boissard, CEO di Clariane: “I risultati di questo studio confermano il ruolo importante dei caregiver nelle nostre società sempre più anziane.
Dietro ogni numero c’è soprattutto una storia di solidarietà e, molto spesso, di legame familiare. Questo impegno, imponente e spesso silenzioso, richiede un maggior riconoscimento del ruolo di caregiver e misure concrete di sostegno. Perché sostenere i caregiver significa anche assistere meglio le persone in perdita di autonomia”. Un primo dato rilevante che emerge dalla ricerca è che il caregiving riguarda quasi tre europei su dieci:
• il 28% degli europei dichiara di assistere regolarmente una persona cara in perdita di autonomia. Con un’età media di 47 anni, i caregiver sono per lo più persone che svolgono un’attività professionale (71%) e che vivono in ambienti urbani (55%
• Il divario tra Paesi del nord e del sud Europa è significativo: si va dal 23% della Germania al 35% della Spagna. 1Metodologia: Sondaggio OpinionWay per Clariane condotto dal 18 al 25 agosto 2025 su 13.488 persone rappresentative della popolazione di età superiore a 18 anni in 6 Paesi europei (Francia, Germania, Italia, Spagna, Belgio, Paesi Bassi). Campione costituito secondo il metodo delle quote (sesso, età, categoria socio-professionale, regione, luogo di residenza e reddito). Interviste auto somministrate online (CAWI). Studio condotto in conformità alla norma ISO 20252. 1
• Oltre un terzo (34%) degli italiani si dichiara caregiver. Altre evidenze interessanti della ricerca di Clariane e OpinionWay riguardano l’assistenza, che è innanzitutto familiare. Infatti, in Europa in 9 casi su 10, il caregiver assiste un familiare, in particolare un genitore o un nonno, in una logica principalmente ascendente (59%). In Italia, in particolare, la percentuale di caregiver che dichiarano di sostenere un genitore è maggiore (52%) rispetto ad altri Paesi. Motivazioni e tipologia di assistenza a una persona cara Nella stragrande maggioranza dei casi, all’origine dell’impegno dei caregiver europei ci sono l’età avanzata (84%) e la malattia (78%) della persona cara in perdita di autonomia, seguiti dalla disabilità (53%). L’aiuto dato è diversificato: infatti, a livello europeo, i caregiver dedicano in media 13 ore alla settimana alla persona cara, quasi due ore al giorno. In Italia le ore arrivano fino a 15. La natura dell’assistenza è molteplice:
• materiale (73%): spesa, spostamenti, organizzazione della vita quotidiana; • psicologica (59%); • amministrativa (54%); • fisica (40%): igiene personale, vestizione, cure quotidiane; • finanziaria (22%). In Italia il sostegno materiale (77%) e psicologico (61%) sono superiori alla media, seguiti dall’assistenza amministrativa (57%) e fisica (54%). Viceversa, l’assistenza finanziaria è meno frequente rispetto alla media europea (19% contro 40%). Un forte impegno personale Assistere i propri cari comporta, nella maggior parte dei casi, un forte impegno personale. Infatti, in Europa, 8 caregiver su 10 si fanno carico da soli della maggior parte dell’assistenza. L’84% considera questo impegno una scelta e 9 su 10 ne sono orgogliosi: questo sentimento è condiviso in tutti i Paesi oggetto di studio, con livelli particolarmente elevati in Italia (93%).
Come emerge da questi dati, il caregiving in Europa rappresenta un impegno reale in termini di tempo, con un conseguente investimento settimanale dei caregiver. In media, i caregiver dedicano 13 ore alla settimana ad assistere la persona cara in perdita di autonomia: in Italia, le ore settimanali salgono a 15, con il 33% della popolazione che dichiara di aiutare i propri cari che hanno perso la loro autonomia ogni giorno. “Le società europee stanno invecchiando e l’Italia non fa eccezione. Come rileva il Rapporto annuale ISTAT 20252, infatti, il nostro Paese è tra i più anziani al mondo con una quota di over 65 di oltre 14,5 milioni, pari al 24,7% della popolazione”, commenta Federico Guidoni, Presidente e CEO di Korian Italia. “In questo contesto, il caregiving e l’assistenza diventano 2Fonte: Rapporto annuale ISTAT 2025, Capitolo 2 - Popolazione e società 2 sempre più temi centrali per moltissime famiglie, che, con impegno e cura, sostengono quotidianamente i propri cari che hanno perso l’autonomia. È dunque fondamentale che il sistema Paese ponga ancora più attenzione al ruolo dei caregiver e sia in grado di mettere in campo misure d’aiuto efficaci per un fenomeno destinato a crescere progressivamente nei prossimi anni”.
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